La Regione Marche, a firma
dell'assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi e
su mandato del presidente Francesco Acquaroli, ha "inoltrato al
Dipartimento nazionale di Protezione civile la richiesta per la
dichiarazione dello stato di emergenza per l'intero territorio
regionale a seguito della crisi idrica che sta colpendo le
Marche". Lo comunica la Regione. La richiesta è stata fatta
"anche in previsione di un rapido peggioramento della situazione
per la scarsità di precipitazioni attese nelle prossime
settimane".
Trova così compimento, ricorda l'amministrazione, "una
procedura che era stata avviata già luglio e comunicata alla
Protezione civile nazionale con nota ufficiale dell'8 luglio
scorso. La richiesta è accompagnata da tutta la documentazione
redatta dalla Direzione Ambiente e risorse idriche e dalla
Direzione Protezione civile e Sicurezza del territorio regionali
che recepisce anche le relazioni richieste da parte dei Comuni e
degli ATO sulle effettive criticità presenti sul territorio. In
particolare, sia i Comuni che gli ATO hanno evidenziato spese e
interventi messi in campo per fronteggiare la crisi idrica".
"Si parla di circa 700 mila euro di spese straordinarie da
parte dei Comuni e di circa 5,5 mln di euro da parte degli Ato,
- spiega la Regione - oltre a circa 10 mln di euro, sempre da
parte di questi ultimi, da destinarsi a interventi strutturali
in prospettiva". "Le situazioni più difficili si registrano
nella provincia di Pesaro Urbino ed in quella di Ascoli Piceno
per l'approvvigionamento di acqua idropotabile. La provincia di
Macerata è toccata da una serie di situazioni di disagio nelle
aree di montagna, legato soprattutto all'approvvigionamento
idrico per gli animali. In queste zone la Regione, tramite la
Protezione civile regionale, sta regolarmente mettendo a
disposizione dei Comuni interessati due autobotti. Minori disagi
per le province di Ancona e Fermo ma la richiesta dello stato di
emergenza copre l'intero territorio regionale, evidenziando gli
interventi più urgenti da sostenere".
La raccomandazione da parte dell'organo regionale a tutta la
cittadinanza resta quella di "limitare il consumo di acqua,
evitando gli sprechi".
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