"Il territorio marchigiano si
caratterizza ancora come un territorio esente da infiltrazione
criminali, sia in termini più violenti sia di infiltrazione
nella società civile, nelle amministrazioni e nella
partecipazione ai bandi, ma poiché anche nelle Marche
arriveranno notevoli flussi di denaro, derivati sia dal piano
triennale che dal Pnrr, è bene tenere alta la guardia, così che
anche le burocrazie siano in grado di poter fronteggiare
adeguatamente fenomeni che questo territorio non è abituato ad
affrontare". Lo ha detto il prefetto di Ancona, Darco Pellos
parlando a margine della Conferenza regionale delle Autorità di
pubblica sicurezza, a Palazzo del Governo, ad Ancona. Presenti i
prefetti delle Marche, i questori, i vertici delle Forze di
Polizia delle cinque province, i comandanti regionali dell'Arma
Carabinieri (anche Forestali) e della Guardia di Finanza,
rappresentanti della Magistratura, fra i quali, il presidente
della Corte di Appello Luigi Catelli, il procuratore generale
della Repubblica facente funzione, Luigi Ortenzi, il procuratore
capo della Procura della Repubblica di Ancona Monica Garulli, il
presidente del Tribunale per i minorenni Vincenzo Capezza. "In
questo momento non sono emerse situazioni particolari - ha
spiegato Pellos - ma alcuni 'processi' in atto ci inducono in
qualche maniera a considerare la massima attenzione per questo
territorio". Una occasione quella di oggi, ha spiegato, per
"fare un focus sulla situazione dell'ordine e della scurezza
pubblica nell'ambito dii tutta la regione," in cui "ci
concentriamo sulla crisi economica che sta colpendo tutto il
Paese e anche le Marche, con particolare riguardo a quelli che
possono essere i fenomeni usurai". All'incontro prendono parte
anche rappresentanti di Banca d'Italia e Abi "che ci danno degli
elementi di valutazione, sulla base dei quali faremo le nostre
analisi" per poter poi comprendere quelli che sono sul
territorio "gli interessi che possono attrarre le consorterie
criminali" con l'obiettivo di "fare prevenzione".
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