Nelle Marche gli occupati con
disabilità sono 10.142, pari al 2,8% (40% donne e 60% uomini);
ci sono 12.347 iscritti nell'elenco del collocamento mirato
regionale; 4.778 sono le assunzioni delle persone con
disabilità, ma 6.596 le risoluzioni; 251 tirocini presso datori
privati e 56 presso datori pubblici. L'80,9% degli occupati con
disabilità è nel privato e il 19,1% nel pubblico; 2,6% la
percentuale di scoperture nelle assunzioni di persone con
disabilità e 29,1% la percentuale di scoperture sulle quote di
riserva. Questi i dati contenuti nella nona relazione Inapp e
resi noti dalla Cgil alla vigilia della Giornata internazionale
delle persone con disabilità in calendario domani. Dalla
relazione emerge che il "45% delle aziende non è in regola con
l'attuale normativa".
Secondo Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche
occorrono "interventi sociali con l'obiettivo di accompagnare i
disabili per tutta la fase della loro vita, gli abbattimenti
delle barriere fisiche e culturali" e proseguire, con la legge
'Dopo di Noi', per progetti che danno la possibilità al disabile
di vivere in autonomia quando restano sforniti del sostegno
familiare". Longhin ricorda, però, anche quanto accaduto con una
trentina di alunni sensoriali nel Pesarese con la Regione "che
ha rimandato al mittente la sperimentazione del Comune di Pesaro
che prevedeva - conclude - la possibilità di utilizzo di
educatori a domicilio al pomeriggio per i compiti e le attività
sportive e ricreative. Incomprensibile la scelta della Regione".
Rossella Marinucci della segreteria della Cgil Marche
evidenzia la situazione scolastica. "Un giovane con disabilità
su cinque - ricorda - ha abbandonato prematuramente il percorso
scolastico e uno su tre non studia né lavora: occorre agire
attraverso la prevenzione dell'abbandono scolastico e con
interventi a sostegno della piena inclusione lavorativa".
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