Dai tumori agli interventi per la
frattura del femore, passando per le cure per il cuore, sono due
gli ospedali premiati oggi dall'Agenzia Nazionale per i Servizi
sanitari nazionali (Agenas), per aver fornito, nel complesso,
migliori cure e assistenza sanitaria ai cittadini. Si tratta di
un ospedale privato e uno pubblico: l'Istituto Humanitas di
Rozzano (Milano), e l'Azienda Ospedaliera Umberto I di Ancona.
Le due strutture sono le uniche, su 227 valutate, ad aver
ottenuto "semaforo verde", cioè valutazione alta per almeno 6
aree cliniche, rispetto agli indicatori individuati dal
Programma Nazionale Esiti (Pne). Per descrivere sinteticamente
la qualità delle cure delle strutture ospedaliere, il Programma
Nazionale Esiti utilizza il treemap, una rappresentazione
grafica sintetica basata su indicatori relativi a 7 aree
cliniche valutate: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio,
chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto,
osteomuscolare. Nella stragrande maggioranza degli ospedali
convivono aree di qualità buona con aree di qualità meno buona.
"La qualità delle cure - ha commentato il presidente Agenas
Domenico Mantoan - inizia a essere diffusa sul territorio e non
più solo una prerogativa del Nord. La nostra filosofia non è
quella di fare una classifica. Ma per gratificare chi si
distingue positivamente abbiamo deciso per la prima volta di
istituire un premio, che abbiamo assegnato alle due aziende che
hanno raggiunto livelli buoni in almeno 6 delle 7 aree cliniche
individuate. Il premio consegnato all'ospedale Umberto I di
Ancona (oggi Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche) è
stato ritirato da Armando Marco Gozzini, direttore del
Dipartimento Salute della Regione. "Tra alluvioni e terremoti -
ha detto - negli ultimi anni la nostra regione è stata messa a
dura prova. Il premio che oggi ritiriamo è simbolo di una delle
eccellenza delle Marche, la sfida è che questo fiore
all'occhiello possa esser da esempio per estendere il messaggio
di eccellenza su tutto il territorio".
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