"Non è vero che i prepensionamenti
creano posti di lavoro". Lo ha detto il presidente di
Confindustria Carlo Bonomi durante l'assemblea degli industriali
di Fermo, lanciando un appello alla politica e al governo:
"metteteci nelle condizioni di creare posti di lavoro". Lo ha
fatto citando le parole di Papa Francesco - "La miglior forma di
distribuzione di ricchezza è creare posti di lavoro" -
sottolineando che "invece abbiamo dei provvedimenti che nulla
hanno a che fare con il lavoro e con la crescita del Paese". E a
Fermo è tornato a invocare "interventi choc" in particolare sul
cuneo fiscale, "per mettere più soldi nelle tasche degli
italiani a basso reddito. La proposta di Confindustria era un
taglio di 16 miliardi di euro con la riconfigurazione del 4-5%
della spesa pubblica". Il taglio "doveva andare per 2/3 a favore
dei lavoratori e per 1/3 a favore delle imprese, agli italiani
con redditi inferiori ai 35 mila euro poteva andare una
mensilità di più di 1.200 euro". "Tutta Europa sta soffrendo
per il caro energia e l'Italia più degli altri per scelte
scriteriate fatte in decenni di mancata politica energetica e
quindi industriale" ha detto ancora, prendendo le distanze da
tutti i governi: "noi dobbiamo essere la Confindustria della
tripla A: autonoma, agovernativa e apartitica. Non tifiamo mai
per nessuno, tifiamo solo per il nostro Paese, per l'Italia". E
sempre in tema di energia, Bonomi ha sollecitato di nuovo il
rigassificatore di Piombino: "la Germania in 200 giorni,
partendo da zero, ha realizzato il suo rigassificatore, quello
di Piombino è bloccato per il colore della nave, esempio della
burocrazia folle di un Paese". Va fatto, ha insistito, "perché
andrebbe a incidere sul prezzo del gas del nostro Paese",
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