Sul futuro della Struttura
commissariale per la ricostruzione post sisma Centro Italia e
sulla scadenza a fine mese del suo mandato di commissario
straordinario, Giovanni Legnini ha spiegato che a suo avviso è
"necessario un tempo, non troppo lungo, perché il Testo unico e
la nuova piattaforma digitale possano avviare il loro percorso e
per completare alcune ordinanze speciali, e alcuni programmi
come quello per le opere pubbliche e per le chiese". Legnini,
nominato commissario per l'emergenza di Ischia, ha ribadito,
però, quanto aveva già detto in agosto, in occasione del sesto
anniversario della scossa di Amatrice e del Centro Italia e cioè
che bisogna "superare la fase di straordinarietà, con la
ricostruzione che può andare in capo alle singole Regioni
colpite dal sisma". Ma ciò che ha sottolineato il commissario -
nel corso della conferenza stampa per la presentazione del Testo
unico - è stato il suo "intento a servire questa funzione con
assoluta imparzialità e senza altre finalità". Sulla sua
eventuale conferma si è limitato a dire che la nomina spetta al
governo. Sull'argomento è stato sollecitato anche il presidente
della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha riconosciuto
"la lealtà, il sacrificio, la competenza e il lavoro enorme
svolto" di Legnini, ma si è anche augurato che "si vada verso il
superamento di questa fase e se ne apra un'altra che possa
permettere ai territori terremotati di rilanciarsi sia sotto il
profilo economico che sociale". "Credo che occorra ascoltare il
nuovo grido allarme che arriva da queste zone, che hanno bisogno
di riportare famiglie e imprese", ha aggiunto il presidente.
Concludendo con l'auspicio che il governo "metta in campo una
visione precisa a sostegno della mia visione".
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