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Regioni: Pd,Bilancio previsione Marche vuoto e senza visione

Regioni: Pd,Bilancio previsione Marche vuoto e senza visione

Mangialardi, "niente a famiglie e imprese, misure imbarazzanti"

ANCONA, 28 dicembre 2022, 12:25

Redazione ANSA

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"Nessuna scelta di bilancio", "tempi compressi", "presenti solo risorse obbligatorio o vincolate" mentre quelle che "dovevano essere destinate a priorità come famiglie e attività messe in crisi dalle varie emergenze, tra le quali energetica, rincari e alluvione", vanno a "mancette" da "80mila euro gestite da ciascuno consigliere" di maggioranza per il "territorio". Il Gruppo Pd in Consiglio regionale delle Marche, guidato da Maurizio Mangialardi, boccia il bilancio di previsione 2023-2025 e i Def (Documento di economia e finanza), proporrà in aula vari emendamenti durante la discussione ma non farà ostruzionismo.
    La seduta odierna è iniziata con oltre due ore di ritardo.
    Prima dell'Assemblea si è tenuta una riunione di Commissione e il Gruppo dem ha tenuto una conferenza stampa a margine per esternare le proprie perplessità. Mangialardi ha parlato di un "ingorgo istituzionale che è la sintesi del bilancio e delle modalità messe in campo", di "compressione di tempi inadeguata per un bilancio che ritenevamo molto importante". "E' il terzo che si accinge ad approvare la giunta Acquaroli e strategicamente il più importante, il prossimo sarà di campagna elettorale e non avrà alcun 'segno' così come non li troviamo ora". Alla conferenza stampa, presenti anche Anna Casini, Fabrizio Cesetti (relatore di minoranza), Antonio Mastrovincenzo, Manuela Bora e Micaela Vitri.
    I dem imputano alla maggioranza una mancanza di "visione e prospettiva" e una "serie di atti che tendono a marginalizzare la regione ancora una volta: non ci sono state variazioni adeguate, né segnali di rilancio". Invece di destinare risorse a famiglie e imprese, hanno attaccato, "vengono messi in atto provvedimenti imbarazzanti. Assegnati 80mila euro ai consiglieri da redistribuire, senza criterio, sul territorio, attraverso un approccio imbarazzante mediante emendamenti".
    "Ci sono solo spese obbligatorie e vincolate - ha affermato Cesetti -, questo governo regionale non ha ancora presentato un bilancio, nessuna scelta, è un copia/incolla rispetto all'anno scorso". Tra le contestazioni mosse da Cesetti sul Bilancio ("circa 5 miliardi di euro di cui il 75% spese riguardanti la sanità", hanno ricordato i dem), quella di "accantonamenti esagerati per crediti dubbia esigibilità: da 160 a 240 mln" e di esiguità di fondi anti-dissesto idrogeologico: "21 milioni di euro su tre anni per i fiumi. Io, da presidente della Provincia di Fermo, nel 2011 destinai 13,6 milioni in un anno dopo l'alluvione a Casette d'Ete".
    "Sono state tolte risorse per coprire la 'Tabella E': un mercato indecoroso di 'marchette elettorali'", ha attaccato ancora Cesetti utilizzando lo stesso termine che gli era stato 'attribuito' dalle opposizioni per la sua 'Tabella C' nella precedente legislatura quand'era assessore al Bilancio nella giunta Ceriscioli.
    Cesetti ha riferito anche di aver "rispedito al mittente" proposte di partecipare alla gestione di "risorse per il territorio". "Nella Tabella C - ha ricordato - c'erano risorse organiche e necessarie per il territorio, stabilite con criteri, dalla giunta".
   

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