"Prego tutti i giorni la Madonna di
Loreto perché possa riportare la pace in Ucraina e lo farò anche
nella notte di Capodanno": a dirlo all'ANSA è Bogdan Onyshchak,
infermiere ucraino che vive da anni nella a Loreto (Ancona),
sede del famoso santuario mariano, e che da quando è iniziato
l'attacco russo è uno dei principali animatori dell'associazione
"Insieme per Ucraina" che si occupa di inviare aiuti ai militari
in guerra e ai civili. "Quello che sta accadendo nel nostro
Paese ci fa vivere con grande apprensione, ma sono fiducioso per
il 2023 che sta arrivando - osserva Bogdan -. Sono certo che con
l'aiuto del Signore e la protezione della Vergine vinceremo".
"Già agli inizi della guerra nel Donbass, qualche anno fa,
inviai alcune immagini della Madonna di Loreto ai militari che
stavano combattendo e li ha protetti, come ad esempio mio
cognato che venne colpito da una granata, ma riuscì a
sopravvivere", racconta ancora l'infermiere che si affida quasi
completamente alla fede per il futuro della sua Ucraina. "Questa
sera c'era in programma una serata organizzata a Fano anche per
i rifugiati arrivati in questi mesi - racconta ancora Bogdan -,
ma purtroppo è stata annullata per un lutto sopraggiunto proprio
in queste ore. Ma alla mezzanotte, ne sono certo, tutti i
cittadini ucraini che vivono nelle Marche e in Italia,
brinderanno con il pensiero rivolto alla nostra terra e ai
nostri ragazzi al fronte". Intanto continua la raccolta di beni
di prima necessità è apparecchiature varie da inviare in
Ucraina: "Grazie ad alcuni imprenditori della zona di
Senigallia, siamo riusciti a mettere insieme 14mila euro che
serviranno ad acquistare generatori di corrente elettrica da
inviare nelle zone più colpite", racconta Bogdan. "Fin dai primi
giorni successivi all'invasione russa - conclude - siamo
riusciti a inviate tonnellate di prodotti grazie al cuore grande
dei marchigiani".
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