"Martedì scorso ci sono stati
presentati gli studi di pre-fattibilità, sulla possibilità di
ampliamento in sede o fuori sede dell'A14 nel tratto sud delle
Marche: bisogna velocizzare, perché è inammissibile quello che
sta accadendo". Lo sottolinea l'assessore alle Infrastrutture,
Viabilità e Lavori pubblici della Regione Marche Francesco
Baldelli dopo l'incidente in autostrada A14, a Grottammare in un
tratto di cantiere dentro la Galleria Castello in direzione
nord, costato la vita a un padre di 51 anni, di Montesilvano
(Pescara), e a due dei suoi tre figli, di 8 e 14 anni.
"I tempi? - ha risposto l'assessore ai cronisti a proposito
di un possibile ampliamento del tratto di A14 - Non mi esprimo
mai sui tempi perché ministri del passato avevano assicurato
questa regione che la terza corsia sarebbe stata nel Piano
industriale di Autostrade e ancora stiamo parlando di
fattibilità dell'adeguamento dell'A14 nel tratto marchigiano".
Su eventuali contrarietà di amministratori locali, ha detto
ancora Baldelli, "credo che le nuove generazioni di marchigiani
non possano pagare ancora una volta gli errori del passato, di
avere detto no a un adeguamento dell'A14 di cui oggi stiamo
pagando caramente il prezzo. Al Nord della nostra regione la
terza corsia funziona bene, ha creato anche sviluppo economico
oltre che aver garantito una maggiore sicurezza: non è più
ammissibile no pregiudiziale da chicchessia nel Sud della nostra
regione, ma abbiamo grande fiducia nei sindaci che oggi
amministrano quei territori".
Soluzioni per l'immediato? "Credo che il presidente Acquaroli
sia stato molto chiaro: è inaccettabile quello che sta accadendo
- ha concluso Baldelli - debbono essere trovate soluzione
tecniche per contemperare l'esigenza di messa a norma
dell'infrastruttura, che è vecchia di 40 anni e nessuno ha fatto
niente nel passato, e l'esigenza di sicurezza dei nostri
cittadini e di chi transita su quel tratto A14".
Quanto all'eventuale ricorso alla magistratura, l'assessore
ha chiarito: "il nostro comito è istituzionale. è quello del
dialogo: di convincere Autostrade e le istituzioni sovraordinate
che non c'è più tempo da poter attendere".
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