Veronica Botticelli, laureata in
Giurisprudenza all'Università di Macerata, ha vinto il premio
per tesi di laurea magistrale "Valore della conoscenza e della
ricerca per la tutela dei diritti umani" istituito dal Ministero
dell'Università e della Ricerca in memoria di Giulio Regeni. Il
tema della tesi era "Il crimine di genocidio nel diritto
internazionale: un'unica fattispecie, due differenti regimi di
responsabilità", con relatore Paolo Palchetti. Attualmente
Botticelli, dottoranda di ricerca in Diritto internazionale
pubblico all'Università di Padova, è in Lussemburgo,
all'Istituto Max Planck di Diritto processuale internazionale,
europeo e regolamentare per le sue ricerche. "Sono felice e
grata perché si tratta di un riconoscimento non soltanto
individuale, ma anche dell'elevata qualità della didattica e
della ricerca che il Dipartimento di giurisprudenza, e non solo,
dell'Università di Macerata sta promuovendo da diversi anni - ha
detto Botticelli -. Come dottoranda, poi, mi emoziona e onora
sapere di aver raccolto, benché in maniera indiretta e del tutto
simbolica, il 'testimone' di un giovane ricercatore
prematuramente scomparso mentre era all'estero a perseguire la
sua passione per la ricerca". Durante gli ultimi anni Veronica
ha avuto diverse esperienze di ricerca all'estero in istituti
prestigiosi a L'Aia e in Lussemburgo. Nel 2021 ha ottenuto
l'abilitazione all'esercizio della professione forense presso la
Corte d'Appello di Ancona.
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