"Rendere sempre più fruibile e integrate tre infrastrutture, porto, aeroporto e interporto, che potrebbero fare la differenza nell'economica e nell'attrattività della nostra regione, e che, invece, finora non hanno espresso le loro reali potenzialità". Sono gli obiettivi del protocollo d'intesa per la creazione del Polo intermodale delle Marche siglato in Regione dal presidente Francesco Acquaroli, dall'amministratore delegato e direttore generale dell'Aeroporto delle Marche, Alexander D'Orsogna, dal presidente di Interporto, Massimo Stronati, e dal presidente dell'Autorità di sistema portuale Mare Adriatico, Vincenzo Garofalo.
"La novità - ha detto Acquaroli - è che finalmente le tre infrastrutture dialogano, un dialogo che non c'era mai stato, anche in maniera inconcepibile, perché tre infrastrutture così importanti, così costose e così strategiche e anche così vicine, dovrebbero presentarsi insieme sul mercato" di "chi ambisce ad utilizzare queste infrastrutture per la crescita economica e sociale, dei passeggeri e delle merci, quindi gli imprenditori e tutti i mercati"; mercati che "devono essere intercettati e vanno ad essere centrali per un territorio e anche per una dorsale che al di sotto di Bologna non ha grandi hub che possano essere fruibili e competitivi".
Dunque una sinergia nell'azione anche promozionale. "Alle fiere e agli appuntamenti", ha esemplificato Acquaroli, importanti per la crescita e la competitività della regione, le tre infrastrutture "non andranno più in forma singola, ognuno porterà in forma aggregata il Polo Intermodale"; e "riusciamo a dare una offerta maggiore rispetto a quella singola", un obiettivo "già raggiunto" e "nelle prossime settimane e nei prossimi mesi già alcuni risultati potranno essere raggiunti".
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