Non torneranno nella chiesa Madonna
del Soccorso, a Scapezzano di Senigallia (Ancona), da cui
vennero trafugate nel lontano 1997 perché è inagibile ma oggi,
7, le due tele rinvenute lo scorso aprile tra le macerie di un
edificio parzialmente crollato a Cortino (Teramo) sono state
riconsegnate alla Diocesi di Senigallia.
Il lieto fine di una brutta vicenda è stato annunciato dai
carabinieri di Teramo e dal Nucleo tutela patrimonio culturale
de L'Aquila che hanno condotto le indagini sul furto dei due
dipinti. Gli accertamenti coordinati dalla Procura teramana
hanno permesso di risalire all'originaria posizione delle due
opere e al legittimo proprietario, la Diocesi senigalliese. Ben
26 anni fa, il 19 agosto 1997, vi fu un furto all'interno della
chiesetta nelle campagne di Scapezzano: ai carabinieri del posto
sporse denuncia l'allora parroco, in seguito deceduto. Le due
tele - olio su tela di autore ignoto, delle dimensioni di cm
60ž50 e prive di cornice - risalgono al periodo tra il XVI e
XVII secolo e ritraggono "san Vincenzo Ferreri" e "la fuga in
Egitto". Al di là dell'aspetto storico-artistico, hanno un
elevato valore devozionale e saranno esposte ora ai fedeli.
Erano state inserite nella "banca dati dei beni culturali
illecitamente sottratti", gestita dal comando carabinieri
"tutela patrimonio culturale" ed è stato possibile compararle
con quelle rinvenute in Abruzzo. A ritirare le opere è stato
inviato don Mario Camborata, parroco di Scapezzano di Senigallia
da cui dipende la chiesa rurale Madonna del Soccorso:
emozionante il simbolico passaggio dalle mani di Pasquale
Grasso, comandante della stazione di Torricella Sicura (Teramo)
competente nel territorio del ritrovamento, dopo una conferenza
stampa nella sede del comando provinciale carabinieri di Teramo,
alla presenza del comandante provinciale Pasquale Saccone e del
comandante del nucleo Tpc de L'Aquila Manuel Curreri.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA