La Procura di Ancona ha chiuso la
maxi indagine dei vaccini bluff, denominata 'Euro Green Pass' e
condotta dalla Squadra Mobile. Sono 77 le persone accusate a
vario titolo di corruzione, peculato e falsità ideologica, reati
in concorso e continuati.
Tra loro un infermiere di Falconara, Emanuele Luchetti, che
avrebbe finto di inoculare dosi di vaccino anti covid in cambio
di denaro a pazienti consenzienti che si presentavano all'hub
vaccinale 'Paolinelli' ad Ancona per ottenere il Green pass,
indispensabile per lavorare e muoversi. False vaccinazioni che
sarebbero andate avanti alla fine del 2021 e fino agli inizi di
gennaio 2022, quando Luchetti fu arrestato e finì in carcere e
altre persone, ritenute i procacciatori, che indirizzavano
all'infermiere i pazienti che non volevano vaccinarsi, ma
volevano avere il Green pass, ai domiciliari: l'avvocato
Gabriele Galeazzi, 52 anni, di Ancona, un ristoratore di
Civitanova, Daniele Mecozzi, 46 anni, la commessa di un
supermercato di Ancona, Daniela Maria Zeleniuschi, 42 anni,
romena, l'imprenditore anconetano Stefano Galli, 51 anni, un
pensionato con un passato sindacale, Edmondo Scarafoni, 74 anni,
di Fabriano e una ristoratrice e operatrice balneare di
Civitanova Marche, Maria Francesca Lattanzi, 53 anni.
Luchetti avrebbe fatto finta di effettuare l'iniezione,
spruzzando il vaccino a terra o nei cestini, dietro un compenso
che sarebbe arrivato anche a 400 euro a paziente, contesta la
Procura. Al centro vaccinale di Ancona sarebbero arrivate
persone anche da fuori regione. Tra i 77 indagati ci sono anche
coloro indagati per avere pagato il finto vaccino. Otto invece
le posizioni archiviate, tra cui una dirigente dell'Agenzia
Regionale Sanitaria, legata a Luchetti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA