E' morto al centro grandi
ustionati dell'ospedale Sant'Eugenio, a Roma, il marittimo
bengalese Saiyal Sujan, di 35 anni, rimasto gravemente ferito
domenica scorsa, 27 agosto, in un'esplosione mentre a bordo di
un peschereccio nel porto di Senigallia (Ancona). Troppo estese
le ustioni riportate nell'improvvisa combustione dei gas
presenti all'interno dell'imbarcazione, dove si trovavano Sujan
e il 38enne Renato Ripanti, di Senigallia.
Ripanti, tra i proprietari della barca, è ancora ferito e
ricoverato per le ustioni riportate. Nei giorni scorsi a bordo
del peschereccio "Jamaica" era stato effettuato un sopralluogo
da parte dei vigili del fuoco: depositeranno poi una relazione
alla Procura di Ancona che sta conducendo le indagini per fare
luce sull'incidente. I vigili erano intervenuti per spegnere le
fiamme e mettere in sicurezza l'imbarcazione.
I due marittimi, dopo la fiammata, generata forse da una
sigaretta, si erano gettati in acqua in porto. Erano poi stati
recuperati da alcune persone che lavorano nell'area portuale,
prima di essere presi in cura dagli operatori sanitari e
trasportati all'ospedale regionale a Torrette di Ancona.-
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