"Qualche ragione c'è se gli
investimenti esteri sono ancora così bassi. E queste ragioni si
chiamano burocrazia, servizi, infrastrutture, tasse e costi di
gestione": è con una frase di Sergio Marchionne, che il
presidente di Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani, ha aperto
stamani i lavori dell'assemblea annuale degli industriali
fermani al Tetro dell'Aquila. Una frase scelta "perché è
terribilmente attuale. Lo è per la burocrazia che non cambia,
per la carenza infrastrutturale, su cui qualcosa si sta
finalmente muovendo, e così per tasse e costo del lavoro, a cui
un anno fa dedicammo la nostra riflessione".
Luciani ha definito il 2023 "uno strano anno". "Da un lato è
partito ed è proseguito meglio del 2022, grazie a un
riequilibrio dei costi energetici e di quello delle materie
prime. Dall'altro, però, le tensioni internazionali, dal
conflitto ucraino mai fermato alla drammatica situazione
mediorientale, hanno tolto sicurezza al mercato", ha
sottolineato il presidente. Dopo aver snocciolato dati economici
nazionali e internazionali, Luciani si è soffermato sul Fermano:
"Sei mesi con l'acceleratore, poi un calo produttivo e
commerciale".
"Nell'ultimo trimestre le nostre previsioni ci indicano che
la dinamica complessiva rimane ancora molto debole - ha detto il
presidente -. Alcune ragioni sono storiche: dipendiamo dal
calzaturiero e dagli accessori, abbiamo imprese piccole che
risentono della frenata della domanda estera". "A questo si
aggiunge il mercato interno che da anni ci riserva performance
insufficienti, tranne che nel settore edile, che grazie al
sistema dei bonus e la ricostruzione post sisma ha fatto
registrare risultati positivi", ha spiegato ancora Luciani.
"Per quanto concerne le esportazioni, nella provincia di
Fermo per il primo semestre del 2023, abbiamo registrato un
+12,8% rispetto al 2022 che faceva ben sperare per il nostro
territorio, con settori in evidenza come gli articoli in
pelle-calzature che evidenziava un +16,8% , prodotti
agroalimentari +41%, apparecchi elettrici +45% e prodotti di
altre manifatture con un +7,7%", ha ricordato il presidente.
Aggiungendo: "Purtroppo nel terzo trimestre la produzione
industriale ha fatto registrare un calo che a livello regionale
risulta del 5,2% e nel Fermano si rispecchia tale tendenza".
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