"Gli azionisti di Banca Marche in
questi giorni stanno iniziando a ricevere sui loro conto
correnti l'ultimo bonifico relativo al 'Fondo Indennizzi
Risparmiatori', gestito da Consap spa, azienda interamente
partecipata dal Ministero dell'Economia e Finanze. Si tratta
dell'ultima rata del 10% su un indennizzo che nel complesso
consentirà agli azionisti dell'istituto marchigiano di percepire
il 40% del valore delle azioni azzerate a seguito del crac della
banca: quest'ultima fase della procedura proseguirà per varie
settimane". Lo rende noto l'avvocato Corrado Canafoglia
dell'Unione Nazionale Consumatori, che ha portato avanti le
istanze degli azionisti nel territorio marchigiano.
"L'indennizzo - sottolinea - arriverà solo a chi ha
presentato la domanda e ha già ricevuto il primo indennizzo del
30%: considerato che Consap spa non invia comunicazioni ai
risparmiatori, l'unico modo per verificare l'arrivo della somma
è controllare periodicamente il conto corrente bancario dove già
si è ricevuto la prima parte del 30%". Secondo Canafoglia "si
conclude così una fase importante della vicenda Banca Marche,
che ha visto 44mila azionisti per oltre un miliardo e 400
milioni di euro perdere il valore delle azioni possedute, in
seguito al Decreto Salva Banche emesso a novembre 2015 dal
governo Renzi". "Si tratta - aggiunge - di oltre 400 milioni
di euro, buona parte già incassati e che con gli ultimi bonifici
entreranno nella disponibilità dei risparmiatori di Banca
Marche". E' il "coronamento" di "otto anni di lavoro in cui
pochissimi credevano", insiste il legale che ha partecipati alla
Cabina di Regia istituita presso il Ministero dell'Economia e
delle Finanze, che ha individuato le somme per gli indennizzi
nel "conti dormienti". Ma "la partita non è finita ancora": "il
processo penale ha fatto emergere particolari inquietanti nella
gestione della crisi dell'istituto bancario, che meritano
ulteriori approfondimenti, ma soprattutto hanno aperto la via a
possibili ulteriori iniziative per recuperare il residuo valore
delle azioni non indennizzato".
Sul crac di Banca Marche pende presso la Corte di appello di
Ancona il procedimento nei confronti di alcuni ex amministratori
dell'istituto.
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