Favorire l'aggregazione tra diverse
etnie che vivono nello stesso territorio attraverso la
conoscenza delle reciproche produzioni culturali, basandosi sul
principio che la sensibilità artistica sia un tratto comune a
tutti i popoli. Lo ha fatto, in concomitanza con la Giornata
mondiale della Lingua Madre, la delegazione Fai di Ancona,
presentando il Gruppo Fai 'Ponte tra Culture', che va ad
aggiungersi alla decina di gruppi analoghi già presenti in
Italia.
Ad illustrare l'iniziativa Manuela Francesca Panini, capo
delegazione Fai di Ancona, Maria Claudia Padilla, capo del
Gruppo Fai Ponte tra Culture e l'assessore comunale alle
Politiche educative Antonella Andreoli. Si tratta di
un'esperienza di confronto culturale partita già nel 2022 con un
gruppo di 25 persone appartenenti a nove nazionalità diverse:
russi, albanesi, boliviani, tedeschi, olandesi e brasiliani. I
partecipanti hanno seguito un percorso di formazione nei luoghi
più significativi di Ancona e dintorni riguardante tutte le
caratteristiche della cultura da quelle architettoniche e
monumentali a quelle ambientali e gastronomiche, dalla
Pinacoteca Francesco Podesti di Ancona, al Colle dell'Infinito
di Recanati, dalla Fincantieri per conoscere la vocazione
portuale della città, ad un trekking sul Conero fino alla
degustazione sulla spiaggia del mosciolo selvatico di Portonovo.
Poi su richiesta del Fai hanno espresso la loro opinione sugli
elementi culturali affini alla propria tradizione in un
reciproco scambio di esperienze e di condivisione.
A testimoniarlo il racconto della giornalista e fotografa
italo-siriana Asmae Dachan, assieme ad una prolusione sul
novecentesco pittore albanese Simon Rota e alla declamazione in
diverse lingue della poesia 'Lingua madre' di Fiorella
Fiorenzoni. Il Fai vuole estendere il progetto in tutte le
Marche: i beni delle prossime Giornate di Primavera verranno
presentati in più lingue.
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