Cyberstalking, diffamazione ed
estorsione: sono i reati di cui è accusato un ventinovenne
residente nelle Marche, indagato per avere perseguitato una
donna bolognese conosciuta, solo virtualmente, su un sito di
incontri. Per il giovane, il Gip di Bologna ha disposto gli
arresti domiciliari con applicazione del braccialetto
elettronico, misura eseguita dalla polizia a seguito di indagini
avviate dopo che la vittima, una trentenne, si è rivolta alle
forze dell'ordine, denunciando che da maggio 2023 veniva
ripetutamente minacciata, molestata e diffamata.
L'uomo, frequentato solo online, tramite i social e
conversando aveva raccolto diverse informazioni su di lei (luogo
di lavoro, residenza, numero di telefono): con questi dati aveva
creato account 'fake' a nome della donna e pubblicato annunci a
carattere sessuale su siti di incontri. Sempre spacciandosi per
la vittima, aveva pubblicato su pagine social false confessioni
di presunti abusi sessuali che lei avrebbe subito da parte di
suoi familiari, ledendo così anche la loro reputazione. La
trentenne avrebbe ricevuto anche minacce di morte per un
imprecisato debito che avrebbe dovuto saldare. Tutto questo ha
causato nella vittima uno stato di ansia e paura, tale da dover
chiedere ad alcuni parenti di essere spesso accompagnata, per il
timore che il suo persecutore potesse raggiungerla sotto casa.
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