Spara e uccide la moglie malata e inferma a letto e poi tenta di togliersi la vita rivolgendo l'arma contro se stesso. La tragedia è avvenuta la mattina del giorno di Pasqua, verso le 6.45, in una palazzina in contrada Macina a Corridonia in provincia di Macerata. Bruno Cartechini, 86 anni, ha imbracciato il proprio fucile da caccia e ha fatto fuoco in camera da letto contro Palma Romagnoli, anche lei classe 1938, bloccata da qualche tempo a letto da una malattia neurodegenerativa e da problemi di deambulazione. Poi l'86enne ha tentato il suicidio, sparandosi all'addome, e ora lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione presso l'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche ad Ancona.
Dagli elementi raccolti dai carabinieri che sono subito intervenuti sul posto, l'uomo, ex agricoltore e poi operaio in una vetreria, era molto provato dalla malattia della moglie, da sempre casalinga, di cui si prendeva cura e non accettava di vederla soffrire in quelle condizioni che le impedivano di muoversi dal letto. Uno stato di prostrazione e dolore che, nella sua mente, avrebbe innescato un'azione tanto estrema in un giorno che avrebbe dovuto essere di festa. Sconvolti dal dolore famigliari, amici e conoscenti della coppia, descritta come molto unita, che ha sempre vissuto nella palazzina vicina al confine con Mogliano. Ad allertare i soccorsi erano stati la figlia della coppia di anziani e il genero che abitano al piano di sopra dell'abitazione: hanno sentito il colpo esploso al pianterreno e sono accorsi, trovando la donna morta e il marito a terra gravissimo con vicino l'arma, regolarmente detenuta.
Subito la chiamata per l'intervento dei sanitari del 118 ma per la 86enne non c'era più nulla da fare. Il marito è stato trovato ancora vivo e subito trasferito all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona dove si trova ora ricoverato in Clinica di Rianimazione: dopo l'arrivo in ospedale è stato assistito in sala d'emergenza in Pronto soccorso e poi sottoposto ad un'operazione chirurgica prima del ricovero in Rianimazione dove versa però in condizioni disperate. Nell'immediatezza dei fatti, oltre al 118, erano intervenuti i carabinieri di Corridonia e Mogliano, presente il comandante della Compagnia di Macerata maggiore Giorgio Picchiotti, i militari del Nucleo investigativo, della Squadra investigazioni scientifiche (Sis), il medico legale Antonio Tombolini e il pubblico ministero Claudio Rastrelli. I rilievi scientifici e le testimonianze raccolte hanno confermato un quadro apparso subito chiaro. Una tragedia nel giorno di Pasqua.
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