Osimo è tra le città più generose
d'Italia per la donazione degli organi, mentre Offagna è primo
Comune nella classifica regionale delle Marche. È quanto emerge
dalla quinta edizione dell'Indice del Dono, il rapporto
realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri
delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e
tessuti registrate nel 2023 al rinnovo delle carte d'identità
nelle anagrafi di oltre 7mila Comuni italiani.
L'Indice è stato pubblicato dal Centro Nazionale Trapianti in
vista della Giornata nazionale della donazione degli organi che
si celebra domenica prossima 14 aprile: i valori sono espressi
in centesimi e tengono conto di alcuni indicatori come la
percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero
dei documenti emessi.
Tra le città medio-grandi (30-100mila abitanti) Osimo ha
ottenuto il quinto posto nazionale, con un indice del dono di
71,00/100, una percentuale di consensi dell'80,4% e
un'astensione del 36,8%. Per quanto riguarda la classifica
regionale, in testa c'è Offagna: il Comune della provincia di
Ancona ha ottenuto un indice del dono di 76,52/100, una
percentuale di consensi dell'85% e un'astensione del 31% (i no
19,6%). Al secondo posto Cantiano (Pesaro Urbino) con un indice
di 74,83/100, terzo posto per Castignano (Ascoli Piceno), con un
indice di 74,19/100.
Le Marche sono complessivamente dodicesime tra le regioni
italiane con un indice del dono di 60,51/100: la percentuale di
consensi è del 69,8% e l'astensione è al 45,2% contro una media
nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti. Tra le diverse
fasce d'età sono i marchigiani tra i 31 e i 40 anni i più
generosi (75,3% di consensi), meglio dei più giovani: i
18-30enni si fermano al 68,7%. Più basso il consenso tra gli
over 80 (40,9%), probabilmente a causa dell'errata convinzione
che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile.
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