Nel 2023 rispetto all'anno
precedente nelle Marche si è registrata una forte diminuzione
dei furti di beni culturali, specialmente nei luoghi di culto;
ciò è dovuto ad un'efficace attività d'indagine portata avanti
dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di
Ancona. Nel 2023 sono stati recuperati 1.055 beni, di cui 253
antiquariali, archivistici, librari, paleontologici e 802
archeologici (179 interi, 388 frammenti e 235 di numismatica
archeologica), per un valore stimato vicino al milione di euro;
81 le persone denunciate in stato di libertà, di cui 15 per
reati in danno del paesaggio.
Eseguite anche attività preventiva e di controllo: 75
controlli aree archeologiche; 135 controlli aree paesaggistiche;
140 controlli esercizi antiquariali; 33 controlli mercati e
fiere antiquariali. Tra le attività repressive più significative
del 2023 quanto accaduto a Corridonia (Macerata) con l'arresto
di un 73enne di Ancona, in applicazione di una misura cautelare
degli arresti domiciliari, per furto di beni culturali e
autoriciclaggio. L'uomo, con precedenti specifici, è stato
ritenuto responsabile, nello specifico, di un furto commesso,
all'interno della Chiesa di San Pietro Paolo e Donato di
Corridonia, da cui avrebbe illecitamente asportato tre calici in
argento (di età compresa tra il XVIII e XX sec.). Secondo la
ricostruzione dei fatti operata dai carabinieri, l'indagato
avrebbe venduto, poco dopo il furto, quegli stessi beni ad un
esercente di materiali preziosi di Ancona, dichiarando
ingannevolmente la lecita provenienza mediante false
attestazioni. Gli oggetti sacri trafugati sono stati restituiti
al parroco della Chiesa di San Pietro Paolo e Donato di
Corridonia.
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