Nelle Marche, a Urbino, capoluogo di provincia ma città sotto i 15mila abitanti, il voto di ballottaggio conferma il sindaco uscente Maurizio Gambini che governerà per il terzo mandato. E' tripletta nella regione per lo schieramento di centrodestra che, oltre a restare alla guida di Urbino, si prende nel voto al secondo turno anche gli altri due centri che in precedenza erano governati dal centrosinistra: ad Osimo, in provincia di Ancona, il nuovo primo cittadino è Francesco Pirani, con il centrodestra compattato nel ballottaggio, mentre a Recanati, nel Maceratese, ha prevalso Emanuele Pepa che ha battuto il sindaco uscente Antonio Bravi.
Ai neo eletti i "complimenti" del presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che dal 2020 guida una giunta di centrodestra: i nuovi sindaci espressione del centrodestra a Osimo, Urbino e Recanati, esulta, "si aggiungono a quelli di Ascoli Piceno, Fano, Potenza Picena, Cingoli, Pergola, Monte Urano e tanti altri Comuni dove si è votato due settimane fa"; "è un risultato importante e significativo che ci dà ancora più forza per continuare a cambiare la nostra regione. Dopo le Europee anche le amministrative confermano un trend positivo per il centrodestra nelle Marche che ci conferma la bontà dell'azione di governo".
Il riconfermato sindaco di Urbino - è in carica dall'8 giugno 2014 - Gambini, 64 anni, è fondatore del Consorzio Agricoltori Biologici TerraBio Società Cooperativa, socio e amministratore di una società di servizi in agricoltura e trasporti, oltre a essere imprenditore agricolo che si occupa di coltivazioni biologiche di cereali e altri seminativi.
"Grazie per la fiducia che ci avete confermato, È un'emozione unica e un grandissimo onore. Abbiamo fatto la storia", scrive su Facebook. Una candidatura per il terzo mandato finita anche all'attenzione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il ricorso straordinario promosso da quattro privati cittadini, tramite uno studio legale, per contestare la legittimità dell'unicità urbinate di Comune capoluogo in cui però è permesso il terzo mandato per il sindaco. Un atto che contesta le circolari di Comune e prefettura che si rifanno alla legge. Verrà valutato dal Consiglio di Stato con parere che verrà poi recepito.
Oltre la battaglia legale, che ha tempi non preventivabili, c'è però il risultato delle urne: Gambini ha superato il rivale di 505 preferenze, con il 53,08% dei voti contro il 46,92% del candidato del campo largo di centrosinistra. Non è bastato a Scaramucci l'apparentamento con la terza arrivata del primo turno, la civica Maria Francesca Crespini, che portava in dote un ipotetico 7% di consensi.
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