Una lite condominiale, sorta per motivi banali, iniziata con gli schiamazzi di persone di origine straniera, due fratelli ed un loro connazionale, poteva finire in tragedia. La vicenda sarebbe iniziata con gli schiamazzi dei tre che hanno scatenato la rabbia di un quarto condomino il quale, prima ha chiesto di abbassare la voce poi, inascoltato, ha imbracciato una motosega e si è presentato alla porta della loro abitazione minacciandoli e brandendo l'arma. Una reazione che al 53enne di Monte San Giusto è costata una denuncia in stato di libertà, con l'accusa di minacce aggravate e lesioni personali aggravate.
Ad indagare e venire a capo della vicenda i carabinieri della Stazione di Monte San Giusto (Macerata), che insieme ai militari della sezione Radiomobile della Compagnia di Macerata e alla Stazione di Corridonia, hanno individuato il responsabile il quale avrebbe fornito una diversa versione della vicenda ai militari sostenendo di aver agito a causa di alcune molestie rivolte alla moglie da parte dei tre stranieri.
I fatti sono accaduti il 6 giugno scorso. Dopo le minacce con la motosega i tre si sono poi rifugiati in una abitazione vicina di uno di loro, ma anche lì sono stati raggiunti dall'aggressore qualche ora dopo. Quest'ultimo, con la scusa di risolvere il diverbio, ha attirato fuori uno dei presunti responsabili e ha iniziato a minacciarlo con una roncola da giardino di circa 60 centimetri.
Quando la situazione è poi degenerata, l'aggressore è passato alle alle vie di fatto e ha tentato di sferrare un colpo diretto al corpo del romeno, che fortunatamente non è andato a segno, perché l'uomo frapponendo la sua mano sinistra. A quel punto, l'aggressore è fuggito e la vittima è stata soccorsa dai sanitari del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Macerata, che lo hanno dimesso con una prognosi di 10 giorni per la ferita da taglio. Nelle ore immediatamente successive, l'attività dei carabinieri ha permesso di individuare e rintracciare l'aggressore che nel frattempo si è disfatto della roncola ma non della motosega, che è stata sequestrata.
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