Sono stati i ceramisti
ascolani a realizzare le 884 formelle che da ieri adornano la
Scalinata Giaocomo Leopardi nei pressi dei giardini pubblici di
corso Vittorio Emanuele ad Ascoli Piceno.
Alla cerimonia di inaugurazione, al suono delle chiarine
della Quintana, era presente il sindaco Marco Fioravanti che ha
sottolineato come "grazie anche a questa opera, Ascoli è sempre
più la 'città della ceramica' ".
Ogni artigiano ha contribuito all'opera con cinque gradini,
alternati dai versi della poesia "Ascoli miè bella" di Emidio
Cagnucci, poeta dialettale ascolano.
Le decorazioni delle maioliche rappresentano animali, fiori,
ma anche classici di Raffaello e simboli di Ascoli e della
Quintana. In alcune fasce spicca la ramina a spessore,
caratteristica dell'antica arte della ceramica, unendo quindi
elementi classici e moderni.
Ascoli Piceno vanta numerose botteghe della ceramica ed un
museo in piazza San Tommaso, in pieno centro storico. Il
direttore dei musei civici Stefano Papetti ha tenuto a ricordare
che "la decorazione in ceramica della Scalinata Leopardi Ascoli
è la seconda in lunghezza dopo quella di Caltagirone; per cui -
ha detto lanciando la sfida - bisognerà ora progettare la
Scalinata dell'Annunziata in ceramica per aggiudicarci il
primato nazionale".
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