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Sindaco Pesaro, limitazioni dell'acqua potabile per alcuni usi

Sindaco Pesaro, limitazioni dell'acqua potabile per alcuni usi

No a lavaggi auto e irrigazione, parziali deroghe per orti

ANCONA, 13 luglio 2024, 20:42

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Pesaro il sindaco Andrea Biancani ha firmato un'ordinanza, la numero 1.614, che vieta l'utilizzo dell'acqua potabile per uso diversi come lavare le auto, irrigare i giardini o tenere sempre freschi gli ortaggi.
    L'unica deroga è per tre notti a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 22 alle 7) per innaffiare gli orti. Chi trasgredisce rischia una multa da 25 a 500 euro. Anche il Comune di Fano con il sindaco Luca Serfilippi ha firmato un'ordinanza di limitazione dell'uso dell'acqua potabile riservata solo ad un consumo alimentare. Le ordinanze rimarranno in vigore fino al 30 settembre.
    Il primo cittadino di Pesaro ha chiesto al prefetto una riunione urgente che è stata fissata per il 26 luglio, al fine di pulire gli invasi del Furlo, San Lazzaro e Tavernelle.
    "Attualmente - scrive Biancani - sono in grando di raccogliere solo il 50% della capacità originaria, in quanto pieni di sedimenti. Lo sfangamento è la soluzione più immediata per poter rispondere alle crisi idriche sempre più frequenti e pressanti e non può attendere i 15 anni previsti dai progetti finora presentati. Sono tempistiche inaccettabili, bisogna pensare a una soluzione completamente differente, le modalità tecniche ci sono ma nessuno le chiede con forza. Mi auguro i cittadini siano responsabili della risorsa idrica, evitando gli sprechi".
    L'ordinanza, per il sindaco Biancani, è un'azione "contingente" che deve essere affiancata ad una progettualità risolutiva. "Già il 4 luglio - spiega -, anche a seguito della segnalazione di MarcheMultiservizi, che sottolineava che la situazione andava attenzionata, ho scritto una lettera urgente al Prefetto evidenziando le criticità di approvvigionamento idrico nel territorio della provincia di Pesaro e Urbino dovute alla regressione di portata dei 500 punti di prelievo nelle aree interne già ai minimi storici all'inizio dell'estate e dovute anche alla criticità di approvvigionamento per il potabilizzatore di Calcinelli, in ragione dell'esiguo volume di stoccaggio del fiume Metauro, su cui insistono i tre invasi, principale fonte di approvvigionamento di oltre 200mila persone, a causa proprio dell'interramento degli stessi, in concessione all'Enel".
    "Mi auguro che almeno questa volta, la richiesta di incontro venga raccolta da tutti coloro che sono stati invitati - conclude Biancani - e che non vengano delegate persone non in grado di prendere le decisioni ormai diventate improrogabili. La carenza delle risorse idriche va affrontata con la dovuta urgenza e determinazione"
   

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