Variazioni complessive di spesa per
circa 104 milioni di euro nel triennio 2024-2026 di cui circa 37
milioni per il 2024, poco più di 32 milioni per il 2025 e 34,8
milioni per il 2026. Via libera nel pomeriggio, a maggioranza,
del Consiglio regionale delle Marche alla proposta di legge, ad
iniziativa della Giunta, per la variazione generale al bilancio
di previsione 2024/2026. Nei 17 articoli del provvedimento,
vengono rimodulati interventi già autorizzati, iscritti nuovi
stanziamenti e aggiornate alcune normative. Sono una decina gli
emendamenti discussi nel corso dell'esame in aula dell'atto che
aveva come relatori Renzo Marinelli (Lega), per la maggioranza,
e Marta Ruggeri (M5s), per la minoranza.
Le variazioni più rilevanti, per il 2024, riguardano risorse
vincolate per l'Accordo di Coesione - Fondo di Rotazione che
ammontano a 18,4 milioni ma anche la misura di sostegno
all'industria per il finanziamento regionale del Fondo Nuovo
credito ordinario per 10,8 milioni che prevede il reimpiego dei
fondi recuperati dagli intermediari finanziari per interventi di
sostegno al sistema industria e l'utilizzo di quota economie
disponibili. Altri interventi riguardano 1,2 milioni destinati a
alla circolazione agevolata su servizi di Trasporto pubblico
locale, il contributo ad Erdis per spese di gestione (circa
510mila euro), il sostegno agli oratori (350mila euro), spese e
contributi per gestire aree protette (circa 1,27 milioni) e
l'estensione della graduatoria per Marchestorie (242mila euro)
ma anche circa 100mila euro riguardanti spese per supporto
specialistico per analisi economico finanziarie inerenti la
continuità territoriale aerea.
Lungo e articolato il dibattito che ha visto contrapposte la
maggioranza e le opposizioni. Il Pd, tramite la capogruppo Anna
Casini, i consiglieri Fabrizio Cesetti, Romano Carancini e
Micaela Vitri, e il M5s, con la capogruppo Marta Ruggeri, sono
intervenuti per contestare diversi elementi della variazione di
bilancio, bocciata nel suo insieme. Insieme alla discussione
sull'atto sono arrivate anche stoccate al presidente della
Regione Acquaroli, in particolare da Cesetti che ha ricordato
come "a fronte del partito di Fratelli d'Italia che cresce, il
presidente Acquaroli di quel partito scivola all'ultimo posto in
classifica (il riferimento è al sondaggio Noto per il Sole 24ore
in cui Acquaroli si è posizionato 13/o sui 13 governatori
considerati, ndr). E' evidente che la responsabilità è sua - ha
attaccato Cesetti -: è persona a modo, educata e politicamente
accorta, ma sono fallite le sue politiche prima tra tutte quella
della sanità: non ha saputo gestire la regione e non aver saputo
scegliere i collaboratori. La sanità è peggiorata e - ha
ricordato Cesetti - la prossima volta votiamo per il
presidente".
Il capogruppo di Fratelli d'Italia Simone Livi ha invece
espresso soddisfazione per il provvedimento varato, parlando di
un atto con "tante variazione tecniche ma anche scelte
politiche". Ci sono, ha rilevato "finanziamenti di enti locali e
comuni su progetti per il turismo, il miglioramento di
infrastrutture. E' la dimostrazione della politica economica
sana che sta portando avanti la giunta Acquaroli, continuiamo su
questa strada è quella giusta".
Ricordando che il "vero e proprio assestamento verrà fatto a
settembre", il relatore di maggioranza Marinelli (Lega) ha
sottolineato che il movimento più ingente è il "recupero di
circa 10 milioni di euro dalle garanzie di crediti ritornate e
che sono state rimesse a disposizione per garantire i crediti
alle imprese".
Boccia la variazione di bilancio la capogruppo M5s Ruggeri
secondo cui "contiene provvedimenti di rinvio di termini per
tamponare ritardi ed inadempienze da parte di questa
amministrazione regionale, riassegnazioni di fondi già stanziati
negli scorsi anni ma mai spesi, correzioni di alcune leggi
regionali sulla base delle osservazioni tecniche dei ministeri".
"Il fatto che ci sia necessario ricorrere al rinvio di termini
di legge, e dare nuova destinazione a consistenti risorse
finanziarie inutilizzate nel difficile periodo dell'emergenza
Covid e dell'alluvione, - conclude - sono sintomi evidenti di
scarsa capacità di spesa e di inefficienza da parte di questa
amministrazione regionale".
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