Il generale di brigata Nicola
Conforti, 53 anni, originario di Massafra (Taranto), proveniente
da Venezia dove è stato finora comandante provinciale e prima
ancora con lo stesso incarico a Brindisi, è il nuovo comandante
della Legione Carabinieri Marche. Stamattina alla Caserma
Burocchi di Ancona la cerimonia di avvicendamento con il
passaggio di consegne alla presenza del vice comandante generale
dell'Arma e comandante Interregionale Salvatore Luongo: l'ormai
ex comandante Legione Carabinieri Marche, generale di brigata
Salvatore Cagnazzo, dopo due anni di permanenza, è destinato ad
assumere l'incarico di direttore di Sanità presso il Comando
generale dei carabinieri di Roma.
A Venezia il generale Conforti si è occupato, con i militari
del suo ex comando, anche del caso del femminicidio di Giulia
Cecchettin, la studentessa 22enne uccisa a coltellate dall l'11
novembre 2023 dall'ex fidanzato Filippo Turetta. L'approccio
operativo, ha sottolineato il generale Conforti, è quello della
"massima prossimità, l'unico modo di fare il carabinieri"; vuol
dire "prossimità ai militari che operano nei posti più sperduti
per cogliere da subito in maniera diretta quelle che possono
essere le necessità, le esigenze ma soprattutto vicinanza alla
gente, recarmi dei nostri presidi per parlare con le persone,
anche nelle strade per cogliere da vicino le esigenze".
Ora dalla guida "dell'ultimo anello operativo" sul
territorio, quali sono i comandi provinciali, il generale
Conforti passa ad un ruolo di "coordinamento operativo dei
cinque comandi provinciali delle Marche in cui cercherò - ha
spiega - di essere al fianco dei comandanti provinciali senza
sostituirmi perché non è corretto, né è il mio compito ma senza
far mancare quel consiglio dovuto all'esperienza maturata nei
pregressi comandi". Le Marche, ha ammesso, le ha conosciute
finora solo di passaggio e dai racconti di altre persone: "ho
scoperto però che tante persone conoscono molto bene le Marche e
non ho sentito una persona che abbia mai mosso un commento
sfavorevole, ho sentito soltanto giudizi positivi. Allora parto
il piede giusto e con una forte volontà di conoscere al più
presto il territorio - ha aggiunto - perché un carabiniere che
non conosce il territorio, un comandante che non conosce il
territorio, non è pienamente comandante. Cercherò di colmare
questo gap nel più breve tempo possibile".
Del nuovo comandante dei carabinieri delle Marche, il generale
Luongo ha sottolineato le caratteristiche di "sensibilità,
competenza, intraprendenza e vivida intelligenza", ribadendo
l'approccio dei carabinieri che "non si piegano nella tempesta"
e mantengono "purezza d'intenti".
Nel suo intervento, il generale Cagnazzo ha espresso tutto
l'apprezzamento per la sua permanenza nelle Marche, una regione
e persone che "porterà nel cuore", e ha ricordato l'intensa
attività dell'Arma nei due anni di incarico: oltre alle
importanti operazioni anti-droga e contro criminalità di vario
genere, il generale ha citato i circa 90mila servizi di
controllo assicurati e le circa 900mila persone controllate per
prevenire i reati e garantire la sicurezza dei cittadini.
Alla cerimonia hanno preso parte tra gli altri, il presidente
della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco Daniele
Silvetti, il questore di Ancona Cesare Capocasa, il commissario
per il sisma Guido Castelli, il vice prefetto di Ancona Davide
Garra, la procuratrice distrettuale Monica Garulli, la
procuratrice regionale della Corte dei Conti Alessandra Pomponio
e la presidente del Tribunale di Ancona Edi Ragaglia e Giovanna
Paolone, vedova del maresciallo Sergio Piermanni, medaglia d'oro
al valor militare.
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