Nelle Marche "la Sanità sta mostrando e sta evidenziando, soprattutto in queste ultime settimane, dei netti miglioramenti. sia dal punto di vista dell'approccio sul territorio, ma anche dal punto di vista delle risposte in termini di liste di attesa". Così il presidente della Regione, Francesco Acquaroli a margine del primo evento Extra G7 al Teatro delle Muse, ad Ancona dedicato a "Sanità Marche: visione e percorso". Si tratta del primo di una serie di 52 appuntamenti sul tema organizzati dal Comune dorico, a corollario del G7 Salute in calendario ad Ancona, in diverse location tra cui la Mole Vanvitelliana, il 9, 10 e 11 ottobre con i sette ministri. Ad inaugurare gli eventi il sindaco di Ancona. Daniele Silvetti.
Nelle Marche, la giunta regionale ha introdotto una riforma organizzativa della sanità con il superamento dell'Azienda unica regionale e l'istituzione delle Aziende sanitarie territoriali di ambito provinciale. "Il bilancio che noi diamo - ha detto ai cronisti Acquaroli in merito al feedback di questa riforma - è positivo: abbiamo amministrato quattro anni, due in piena pandemia e due dedicandoci completamente alle riforme della sanità, ma non solo. La sanità sta mostrando e sta evidenziando, soprattutto in queste ultime settimane, dei netti miglioramenti.
Non possiamo però colmare una mancata programmazione che doveva essere fatta dieci anni fa, tempo che occorre per formare un medico: in quattro anni abbiamo perso centinaia di medici sul territorio, e per colmare il gap occorre tempo".
"Su questo stiamo lavorando - ha spiegato il governatore - abbiamo potenziato le borse per la medicina generale e la specializzazione. Lavoriamo per efficientare con la l'aggregazione funzionale territoriale, punti salute, farmacia di servizi il territorio per dare una risposta alla mancata programmazione che abbiamo ereditato".
Al governo, ha rimarcato Acquaroli, la Regione chiede "di continuare su questa strada: il governo sta investendo di più e sta investendo bene sulla sanità cercando di mettere in campo non solo risorse dal punto di vista finanziario, ma soprattutto risorse dal punto di vista scientifico e di studio per ottimizzare un sistema che soffriva, che non programmava e che per dare risposte deve essere un sistema efficiente. Su questo si sta lavorando con l'aggiunta di risorse finanziarie: è fondamentale costruire un sistema equilibrato che sappia fare prevenzione, rispondere alle cronicità, sappia dare risposte al territorio e infine che sappia dare anche un'adeguata risposta dal punto di vista ospedaliero".
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