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Portonovo, l'area delle Terrazze sarà migliorata

Portonovo, l'area delle Terrazze sarà migliorata

Sia come habitat che per fruizione dei frequentatori dell'area

ANCONA, 07 ottobre 2024, 17:29

Redazione ANSA

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"Dopo la fine delle riprese del film e il ripristino dell'area nel rispetto delle prescrizioni indicate, l'habitat dell'area interessata oggi degradata sia dal punto di vista della biodiversità che della fruizione sarà sicuramente migliorato. L'Ente Parco ha concesso il parere positivo e il nulla osta subordinati al rispetto di alcune prescrizioni molto stringenti e precise che sono un'opportunità sia per l'habitat di quello spazio e quindi per la sua biodiversità, che per coloro che ricercano ombra e frescura frequentando l'area. La produzione del film che sarà visto da moltissimi potenziali turisti, oltre ad essere quindi un'occasione di visibilità, è da considerarsi un'occasione per migliorare l'area configurandosi come una buona pratica perché va a vantaggio della natura e non certo a danno di essa". E' quanto afferma Luigi Conte, Presidente del Parco del Conero nella nota congiunta diffusa di concerto con il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti a proposito delle polemiche per il taglio di alcuni arbusti per far spazio ad allestimenti utili al set della produzione Indigo Film, per girare le scene del film, "Il Maestro", con Pierfrancesco Favino.

    "Voglio rassicurare i cittadini - dice Silvetti - che l'attenzione del Comune di Ancona verso Portonovo è come sempre massima e ci vede coinvolti con il senso di responsabilità che questa perla naturalistica del nostro territorio richiede e merita. Come da impegni presi, tutto sarà ripristinato dalla produzione del film così come prescritto dall'Ente Parco, e anzi per questa zona era stata già stata stabilita un'implementazione della manutenzione. Restano fermi, dunque, la nostra determinazione e i nostri progetti per preservare il patrimonio e l'habitat di Portonovo, in particolare delle Terrazze, come di tutte le zone del Conero". 

 Nei giorni scorsi l'Ente parco aveva dettagliato gli interventi che la produzione del film si è impegnata ad eseguire premettendo che la lecceta del Conero è caratterizzata dalla presenza oltre che dal leccio anche da una copertura arbustiva oggi non più presente nel sito interessato dal set ad eccezione del pitosporo che per la sua resistenza all'inquinamento e alle situazioni estreme sta invadendo il bosco. All'appello mancano specie come il corbezzolo, la fillirea, alaterno, il terebinto e il viburno presenti in altre leccete di Portonovo meno esposte alla pressione umana.

Ai lecci secchi e a quelli seccagginosi presenti lato mare che non facevano ombra verranno sostituiti alberi che invece garantiranno frescura e umidità aumentando la resilienza ai cambiamenti climatici. Gli interventi richiesti 1) Nell'area a bosco nel rispetto del Regolamento del Parco il materiale vegetale da utilizzare per le piantagioni previste per i rispristino dello stato dei luoghi, dovrà essere ottenuto/costituito da germoplasma locale; 2) Nelle opere di scavo asportare e depositare lo strato superiore e lo strato inferiore del suolo sempre separatamente, a riutilizzo deve essere ricostituito un suolo il più possibile simile a quello esistente "ante"; 3) Inoltre, va previsto l'inserimento di specie arboree in numero doppio rispetto a quelle abbattute e specie arbustive di completamento, scelte tra le specie che si adattano meglio all'ambiente quali leccio (Quercus ilex), orniello (Fraxinus ornus), roverella (Quercus pubescens s.l.) e carpino nero (Ostrya carpinifolia) nello strato arboreo. Tra gli arbusti saranno previsti inserimenti di Arbutus unedo, Phillyrea latifolia, Rhamnus alaternus, Pistacia terebinthus, Viburnum tinus. Al fine di migliorare le condizioni ambientali del sito di intervento e un intorno significativo individuato nella planimetria allegata alla relazione in cui sarà effettuata la sostituzione degli elementi di pitosporo con le essenze sopra riportate tipici dell'Habitat 9340; il legname di risulta degli abbattimenti tagliato a pezzatura forestale verrà lasciato in sito a formare delle piccole cataste per permettere alla microfauna e agli insetti di trovare rifugio all'interno; Inserire nuovi giochi per bambini opportunamente certificati; Inserire la staccionata a croce di sant'Andrea lato mare; Ripristinare il cartello informativo del Parco del Conero; Ripristinare i muretti a secco al fine di rendere stabili versanti acclivi; Inserire nuovi arredi in legno, quali panchine in legno e pannello informativo, al fine di rendere fruibile l'area a verde e spiegare ai fruitori dell'area della buona pratica di miglioramento dell'habitat con la sostituzione delle piante aliene invasive; Effettuare una minuziosa pulizia dei rifiuti per eliminare tracce del set cinematografico. L'Ente Parco si è reso disponibile a fornire foto e testi per i pannelli informativi. 

Parco del Conero, presidente: 'Strumentale richiesta dimissioni'

"Spiace dover constatare la scarsissima conoscenza del funzionamento dell'Ente Parco da parte di una parte politica che ha amministrato la città di Ancona e la Regione Marche per decenni esprimendo i propri rappresentanti all'interno dei vari consigli direttivi dell'Ente parco che si sono susseguiti. Diversamente, avrebbe infatti saputo che il presidente non ha competenze sulle questioni tecniche che sono di esclusiva pertinenza della struttura guidata dal Direttore e così succede in tutti i parchi: il Parco del Conero non fa eccezione. Pertanto, la richiesta di dimissioni del sottoscritto su una decisione tecnica che è stata ampiamente argomentata e che porterà solo vantaggi all'area interessata, la considero strumentale e la archivio come l'estremo tentativo di coloro che mal digeriscono il cambio di passo di questo parco che è uscito finalmente dal dimenticatoio nel quale per troppo tempo è stato relegato, mostrandosi al mondo per quello che è: un meraviglioso scrigno di diversità non solo da tutelare ma anche da valorizzare e su entrambi i punti è di tutta evidenza che solo una narrazione faziosa e strumentale può tentare, vanamente, di infangare un lavoro egregio che è sotto gli occhi dei più". Così in una nota il presidente Parco del Conero.

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