Sarà la Pinacoteca Civica di
Ascoli Piceno ad accogliere a marzo 2025 l'ottava tappa del
percorso artistico promosso da Rigoni di Asiago, in
collaborazione con Fondaco Italia, avviato nel 2015 in occasione
dell'EXPO di Milano. Con otto città da Nord a Sud, Rigoni di
Asiago sta creando un vero e proprio "museo itinerante" che
attraversa l'Italia, offrendo ai viaggiatori un modo nuovo di
vivere e interpretare l'arte, scoprendo opere straordinarie del
nostro immenso patrimonio culturale.
Dopo Milano, Venezia, Roma, Matera, Firenze, Bergamo e Napoli,
la tappa attuale ci porta ad Ascoli Piceno, la "città della
pietra bianca", famosa per i suoi edifici in travertino, le
piazze eleganti, i campanili e le torri, che la rendono
giustamente soprannominata "il salotto d'Italia".
A beneficiare dell'intervento di Rigoni di Asiago sarà il
"Primo trittico di Valle Castellana" di Carlo Crivelli, una
splendida tavola a tempera risalente al 1470 circa. Quest'opera,
appartenente al celebre artista veneziano adottato da Ascoli
Piceno, ha subìto atti di vandalismo nel 1861 durante
l'occupazione piemontese. Il restauro metterà in luce la
straordinaria qualità delle parti meglio conservate,
ricomponendo il tessuto pittorico danneggiato ed esaltando lo
stile raffinato di Crivelli, che visse nelle Marche fino alla
sua morte da datarsi intorno nel 1495.
"Proiettata verso un futuro caratterizzato dalla volontà di
esaltare e di valorizzare il proprio straordinario patrimonio
culturale, Ascoli ha accolto con gratitudine l'atto di
mecenatismo di Rigoni di Asiago che contribuirà a tenere accesi
i riflettori sui nostri musei, dando così maggiore visibilità a
quanto i nostri antenati ci hanno tramandato, per farne un
volano del rilancio del turismo culturale nell'intero territorio
Piceno" commenta il sindaco Marco Fioravanti.
Andrea Rigoni, CEO di Rigoni di Asiago, afferma che "rinnovare
questo rapporto all'insegna della valorizzazione dei beni
culturali, grazie a migliaia di persone che hanno partecipato
alla votazione on line decretando la vittoria di Ascoli Piceno,
è per me motivo di soddisfazione e anche di orgoglio, perché
ritengo che sia un dovere attivarci per garantire al nostro
immenso patrimonio artistico un futuro possibilmente anche
migliore. Da veneto sono felice di poter contribuire al restauro
di un'opera di superlativa fattura realizzata da un grande
artista come Carlo Crivelli, veneziano, che ha trovato in Ascoli
Piceno una calorosa accoglienza tant'è che vi è rimasto fino al
suo ultimo giorno. Il restauro viene realizzato dalla Prof.ssa
Daphne De Luca, studiosa del Crivelli di cui ha già realizzato
alcuni restauri di sue opere, nel laboratorio di Roma.
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