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Appalti pubblici, Protocollo d'intesa comune con Cgil-Cisl-Uil

Appalti pubblici, Protocollo d'intesa comune con Cgil-Cisl-Uil

In materia di affidamenti lavori, servizi e forniture

ANCONA, 15 ottobre 2024, 20:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Maggiore garanzie e regole più certe. È questo l'obiettivo, che ci eravamo dato già nelle linee di mandato e contestualmente internazionalizzare alcuni servizi continuando sulla strada dell'affidamento in-house. Tutelare i lavoratori è importante così come rapportarsi con gli interlocutori per garantire trasparenza e affidabilità. Questo protocollo è una tappa di un percorso che vogliamo tenere vivo".
    Così il sindaco di Ancona alla firma oggi con le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil di un protocollo in tema di appalti pubblici, il terzo nella storia dell'Amministrazione comunale.
    Al tavolo Marco Bastianelli (Cgil), Alberto Mancinelli (Cisl) Giorgio Andreani e l'assessore agli Affari generali e legali, Antonella Andreoli.
    Alla luce del nuovo Codice degli appalti, efficace dal 1 luglio 2023, è stato necessario- viene specificato nel protocollo - di riconsiderare alcuni aspetti, adeguandoli e rafforzandoli, sulla base delle nuove previsioni introdotte dal D. Lgs. 36/2023. Un atto dovuto, che ha richiesto un grande sforzo congiunto "nella convinzione - ha sottolineato Andreoli - che il sistema degli appalti pubblici debba contribuire a rafforzare la cultura del lavoro regolare, il rispetto della legislazione sociale e dei diritti dei lavoratori, e che debba contrastare la concorrenza sleale e ogni tipo di illecito, a tutela dei lavoratori e della continuità dei servizi offerti.
    Collaborare è estremamente importante, in ogni fase degli appalti. Ringraziamo sia le organizzazioni sindacali sia i referenti del Comune che hanno lavorato a questo protocollo".
    Nel nuovo protocollo sia l'Amministrazione Comunale sia leorganizzazioni sindacali si impegnano a contribuire a che non si creino, nel rispetto della norma, situazioni che peggiorino le condizioni normative, occupazionali e di svolgimento delle attività lavorative a tutela dei lavoratori e delle imprese, consentendo il mantenimento e la creazione di nuovi posti di lavoro ed incentivando la progressiva qualificazione ed innovazione dell'offerta espressa dagli aggiudicatari di appalti e concessioni.
    "Quello siglato oggi- hanno ribadito rappresentanti sindacali- è un protocollo migliorativo, costruito insieme che focalizza questioni importanti, quale la questione dei subappalti, ne definisce le possibilità e e ne determina la qualità. Il mercato ha bisogno di regole, altrimenti ne fanno le spese il lavoro e chi lavora. Una questione messa in rilievo è quella della convocazione d'anticipo che permette di verificare le problematiche prima che vadano a incidere sull'andamento dell'appalto. Con questo nuovo protocollo, inoltre, possiamo entrare in contatto con organismi di controllo quali il Comitato paritetico sugli appalti e gli accreditamenti delle Marche, ed è molto positivo".
    Il Protocollo prevede, da parte dell'Amministrazione comunale, l'impegno, nell'affidamento e nella gestione degli appalti ad inserire clausole ad hoc nei Capitolati e negli atti di gara che tengano conto di quanto concordato con le organizzazioni sindacali firmatarie, con particolare attenzione, anche in fase esecutiva, al rispetto della normativa sul costo della manodopera, delle clausole sociali, della disciplina del subappalto, delle norme volte alla tutela ambientale.
    L'Amministrazione comunale si impegna altresì a prevedere, nelle procedure di gara che verranno aggiudicate con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa per l'affidamento di servizi alla persona, criteri di valutazione delle offerte che non attribuiscano all'elemento prezzo un valore superiore a 20 punti su 100. "Da un lato abbiamo aspettato un anno dall' entrata in vigore del codice- ha aggiunto il dirigente Area Contratti e Servizi del Comune Giorgio Foglia, portando un esempio concreto- e dall' altro abbiamo completato la concertazione su una grande sfida, del costo di milioni di euro, il rinnovo del contratto delle mense. Penso che che anche da quella esperienza condivisa scaturisce il protocollo, che è un grande patto di collaborazione. Non necessariamente la tutela dei lavoratori si scontra con l'efficienza, può dare vantaggi alla collettività".
   

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