Un calendario con un filo conduttore
ben chiaro: il rapporto tra il carabiniere e le nuove
generazioni, perché anche i carabinieri sono padri e madri, e
più in generale vogliono abbattere le diffidenze dei giovani.
Questo il messaggio lanciato questa mattina dal colonnello Gino
Domenico Troiani, comandante provinciale dell'Arma di Fermo che,
come avvenuto in tutta Italia, ha presentato il calendario 2025
dei carabinieri che, con lo slogan "Il filo che ci unisce. Mondi
diversi con un pianeta in comune", affronta, mese dopo mese, le
principali problematiche legate al mondo giovanile, dal bullismo
alle insidie del web, dalla droga all'importanza di cercare la
verità.
Realizzato con il contributo dell'artista Marco Lodola e
dello scrittore Maurizio de Giovanni, il calendario, per Troiani
"è uno strumento per entrare nelle case degli italiani e nei
luoghi di aggregazione, avvicinando l'Arma ai cittadini. Stiamo
parlando di prodotto editoriale che supera il milione di
tirature e viene tradotto in otto lingue, anche in cinese,
giapponese ed arabo. Questa edizione ha la particolarità di
essere dedicata ai giovani e al rapporto tra carabinieri e
ragazzi. Un modo per cercare di superare le barriere
comunicative, che a volte ci sono tra noi e loro".
Il ricavato sarà devoluto nuovamente ad un ospedale
pediatrico, individuato quest'anno nel Santobono di Napoli.
Presentati anche l'agenda, il planning e il calendario da tavolo
2025 dove figura, tra i borghi più belli d'Italia anche il rione
fermano di Torre di Palme.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA