"Sulla trasparenza della gestione dell'Atim, Acquaroli vuole che il controllore sia anche il controllato, e per noi è inaccettabile. Con l'istituzione di un vacuo e burocratico "Gruppo di lavoro" la Giunta, anziché fare luce sulla gestione dell'agenzia come chiedono i marchigiani, ha voluto mettere la polvere sotto al tappeto. La dimostrazione lampante è che come coordinatore del gruppo è stato scelto il direttore pro tempore dell'Atim. Cosa potrà venir fuori" ironizza amaramente Casini "da una commissione nella quale il controllore è anche il controllato?". E' quanto afferma la capogruppo del PD in Consiglio regionale Anna Casini.
"Per questo ci siamo attivati" spiega Casini "con l'avvio dell'iter per l'istituzione di una commissione di inchiesta in seno al consiglio regionale in modo da verificare l'attività dell'Agenzia per il Turismo e l'Internazionalizzazione delle Marche (Atim). "La giunta Acquaroli - sottolinea Casini - ha perso un'occasione di trasparenza: non tanto nei confronti di noi consiglieri, quanto verso i marchigiani, visto che i fondi e il personale dell'agenzia, così come i lauti compensi dell'ex direttore, sono pagati dai cittadini".
"Auspico che l'istituzione di una commissione di inchiesta possa essere sostenuta non solo dai componenti delle opposizioni" dice la capogruppo dem "ma soprattutto dalla maggioranza, perché se non c'è nulla da nascondere o di cui preoccuparsi, le risultanze delle verifiche potrebbero anche non indebolire ulteriormente il traballante esecutivo regionale". "Ora, con l'iniziativa messa in campo dal Partito Democratico e grazie alle adesioni che perverranno, vedremo chiaramente chi sceglierà un percorso di trasparenza e partecipazione e chi" conclude "ritiene meglio insabbiare."
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