La location scelta oggi dalla
Questura di Ancona per celebrare la Giornata Internazionale per
l'eliminazione della violenza contro le donne è stata il
quartiere del Piano San Lazzaro. Una scelta che risponde alla
mission della Polizia di Stato: "essercisempre. Ed esserci
sempre vuol dire avvicinarsi anche alle comunità straniere ed
avviare un dialogo fatto di inclusione e condivisione, per
accrescere sempre di più la consapevolezza che la violenza non è
amore".
La mattina, in corso Carlo Alberto, i poliziotti e le
poliziotte della Questura esperti nel contrasto alla violenza di
genere, unitamente ai mediatori culturali di via Gervasoni,
hanno incontrato i cittadini, parlando con loro e diffondendo le
brochure divulgative della campagna permanente della Polizia di
Stato "Questo non è amore", contenente i numeri utili da
contattare nel caso si sia vittime di violenza. I poliziotti
hanno garantito la loro presenza unitamente alla preziosa
presenza dei medici e degli operatori del Consultorio
dell'Azienda sanitaria territoriale (Ast), grazie ai quali è
stato possibile effettuare screening gratuiti per la prevenzione
del tumore al collo dell'utero ed al seno".
Nel pomeriggio, presso la Sala Mamma Margherita dell'oratorio
dei Salesiani di Ancona si svolge l'incontro dal titolo
"Abbattiamo insieme il muro della violenza". I volontari hanno
costruito un muro, simbolo delle barriere che ancora esistono,
sul quale ogni donna ha inciso una frase che vorrebbe non le
fosse più rivolta in futuro. Un muro simbolico che è stato poi
materialmente abbattuto ed anche metaforicamente, attraverso il
dialogo, la conoscenza, le testimonianze ed i racconti delle
storie delle donne che ce l'hanno fatta e che sono uscite da
quello che amore non era.
"Un dialogo fondamentale - ricorda la Questura - per
riconoscere i primi segnali della violenza, che, ricordiamo, non
è solo quella fisica, ma anche quella più subdola come quella
psicologica o economica ed un focus anche sulla misura di
prevenzione dell'ammonimento del Questore e di tutti gli
strumenti che la legge mette a disposizione a tutela delle donne
per prevenire e reprimere il fenomeno".
A dialogare con le donne presenti in prima linea il
Commissario Capo dottoressa Daniela Iscaro della Divisione
Polizia Anticrimine della Questura, il Sostituto Commissario
dottoressa Elisa Gentili della Squadra Mobile della Questura e
Don Giampiero De Nardi, Parroco del centro Salesiani di Ancona.
Il dialogo è stato reso possibile anche grazie alla presenza dei
mediatori culturali della Questura e dei volontari dell'oratorio
che sono riusciti così a superare anche le barriere linguistiche
che spesso costituiscono un ostacolo.
La Polizia di Stato "rappresenta uno snodo fondamentale di
una rete composta da istituzioni, enti locali, centri
antiviolenza e di recupero dei maltrattanti, associazioni di
volontariato che si impegnano ogni giorno per affermare
un'autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi.
In un periodo storico caratterizzato da emergenze che hanno
segnato la storia di tutto il mondo, la Polizia di Stato ha
adattato il suo approccio operativo attualizzandolo con nuovi
strumenti tecnologici, come l'app YouPol, che tuttavia non
sostituisce - per i casi gravi - la chiamata al Numero di
Emergenza Unico Europeo "112" e/o 113, soprattutto nei casi di
pericolo imminente. Con l'opuscolo "Questo non è amore",
elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di
Stato, si vuole offrire alla cittadinanza un servizio di
informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto
alla violenza di genere, anche per l'emersione del "sommerso",
con l'obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze
fisiche, psicologiche, verbali ed economiche".
"Spesso il primo passo è il più difficile: - afferma il
questore di Ancona Cesare Capocasa - la paura di essere
giudicate, la vergogna di raccontare dettagli della propria vita
privata, il timore di rimanere sole. A volte però basta solo una
spalla a cui appoggiarsi, qualcuno con cui parlare, una rete di
sostegno indispensabile per iniziare un nuovo percorso di vita
libero dalla violenza e dal dolore. La Polizia di Stato è al
vostro fianco per aiutarvi ad uscire dalle situazioni dalle
quali sembra impossibile uscire. Aiutateci ad aiutarvi".
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