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Pd, 'Assestamento? Mortificazione politica, piccolo cabotaggio'

Pd, 'Assestamento? Mortificazione politica, piccolo cabotaggio'

Voto contrario dem, "niente spiegazioni su criteri contributi"

ANCONA, 27 novembre 2024, 20:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il gruppo assembleare del Pd boccia l'assestamento del bilancio regionale 2024-2026: "scelte opache e in contrasto con l'interesse generale dei marchigiani".
    "Questo assestamento di bilancio si occupa di tutto, tranne che dell'interesse generale dei marchigiani. - attaccano i dem guidati in Consiglio regionale da Anna Casini - Anzi, in totale spregio delle regole, dei più elementari principi democratici e del rispetto istituzionale che si deve sempre e comunque all'aula, questo atto approvato dalla maggioranza ha mirato solamente a soddisfare interessi particolari, per lo più di piccolo cabotaggio. Una mortificazione della politica come mai si era visto prima, neppure nel corso di questi quattro anni di governo Acquaroli che non hanno certo brillato né per efficienza né per trasparenza".
    "Basti dire che la proposta di legge per l'assestamento di bilancio doveva essere approvata entro lo scorso 31 luglio, invece è arrivata in aula solo oggi, ben quattro mesi dopo, fatto stigmatizzato anche dal parere del Crel. - lamenta il Gruppo Pd - Ancora più ridicolo è il fatto che la bozza della proposta sia stata trasmessa ai consiglieri solo una settimana fa, impedendo così all'opposizione un'analisi articolata ed esaustiva di uno degli atti più importanti della Regione e, di conseguenza, ostacolando la formulazione di emendamenti e contro proposte. Un atteggiamento sicuramente non serio. Quali problemi sono sorti? Ci sono state divisioni nella maggioranza? - chiedono i dem - E quanto hanno pesato nelle decisioni assunte dalla giunta?".
    Con queste motivazioni il gruppo assembleare del Pd "ha votato contro la proposta di legge per l'assestamento di bilancio 2024-2026" e formulato un "duro giudizio dem "anche sull'erogazione dei contributi a pioggia contenuti nella ormai famigerata tabella E". "Non sono riusciti a spiegarci - continuano i dem - quali siano stati i criteri adottati per erogare questi contributi. Non solo, hanno risposto negativamente anche alla nostra richiesta di lavorare insieme per regolamentare questi criteri. Evidentemente preferiscono la discrezionalità alle regole certe. Del resto, ne abbiamo avuto dimostrazione una settimana fa in prima commissione, - prosegue il Gruppo Pd - quando con una decisione presa a maggioranza è stato distolto 1 milione 366 mila euro dal Fondo speciale per il finanziamento di nuovi provvedimenti legislativi per destinarli in larghissima parte ai Comuni amici. Un vero e proprio scempio".
    "Infine - concludono i dem - è una autentica vergogna il blitz con cui è stato abrogato uno dei capisaldi della trasparenza amministrativa, ovvero l'obbligo per tutti i componenti degli appartenenti agli organi di garanzia di rendere pubblica la propria situazione tributaria patrimoniale. Perché? - interrogano i consiglieri del Pd - Chi ha preso questa decisione? E per fare un favore a chi? Perché è evidente che qualcuno nel centrodestra si sia fatto latore di questa richiesta che umilia in primo luogo tutte le persone che operano onestamente in questi organismi così importanti per garantire legalità e buon governo. Temiamo che l'omertà regnante tra i banchi del centrodestra - conclude - e nella stessa giunta regionale lascerà anche questa domanda senza risposta".
   

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