Il gruppo assembleare del Pd boccia
l'assestamento del bilancio regionale 2024-2026: "scelte opache
e in contrasto con l'interesse generale dei marchigiani".
"Questo assestamento di bilancio si occupa di tutto, tranne che
dell'interesse generale dei marchigiani. - attaccano i dem
guidati in Consiglio regionale da Anna Casini - Anzi, in totale
spregio delle regole, dei più elementari principi democratici e
del rispetto istituzionale che si deve sempre e comunque
all'aula, questo atto approvato dalla maggioranza ha mirato
solamente a soddisfare interessi particolari, per lo più di
piccolo cabotaggio. Una mortificazione della politica come mai
si era visto prima, neppure nel corso di questi quattro anni di
governo Acquaroli che non hanno certo brillato né per efficienza
né per trasparenza".
"Basti dire che la proposta di legge per l'assestamento di
bilancio doveva essere approvata entro lo scorso 31 luglio,
invece è arrivata in aula solo oggi, ben quattro mesi dopo,
fatto stigmatizzato anche dal parere del Crel. - lamenta il
Gruppo Pd - Ancora più ridicolo è il fatto che la bozza della
proposta sia stata trasmessa ai consiglieri solo una settimana
fa, impedendo così all'opposizione un'analisi articolata ed
esaustiva di uno degli atti più importanti della Regione e, di
conseguenza, ostacolando la formulazione di emendamenti e contro
proposte. Un atteggiamento sicuramente non serio. Quali problemi
sono sorti? Ci sono state divisioni nella maggioranza? -
chiedono i dem - E quanto hanno pesato nelle decisioni assunte
dalla giunta?".
Con queste motivazioni il gruppo assembleare del Pd "ha
votato contro la proposta di legge per l'assestamento di
bilancio 2024-2026" e formulato un "duro giudizio dem "anche
sull'erogazione dei contributi a pioggia contenuti nella ormai
famigerata tabella E". "Non sono riusciti a spiegarci -
continuano i dem - quali siano stati i criteri adottati per
erogare questi contributi. Non solo, hanno risposto
negativamente anche alla nostra richiesta di lavorare insieme
per regolamentare questi criteri. Evidentemente preferiscono la
discrezionalità alle regole certe. Del resto, ne abbiamo avuto
dimostrazione una settimana fa in prima commissione, - prosegue
il Gruppo Pd - quando con una decisione presa a maggioranza è
stato distolto 1 milione 366 mila euro dal Fondo speciale per il
finanziamento di nuovi provvedimenti legislativi per destinarli
in larghissima parte ai Comuni amici. Un vero e proprio
scempio".
"Infine - concludono i dem - è una autentica vergogna il
blitz con cui è stato abrogato uno dei capisaldi della
trasparenza amministrativa, ovvero l'obbligo per tutti i
componenti degli appartenenti agli organi di garanzia di rendere
pubblica la propria situazione tributaria patrimoniale. Perché?
- interrogano i consiglieri del Pd - Chi ha preso questa
decisione? E per fare un favore a chi? Perché è evidente che
qualcuno nel centrodestra si sia fatto latore di questa
richiesta che umilia in primo luogo tutte le persone che operano
onestamente in questi organismi così importanti per garantire
legalità e buon governo. Temiamo che l'omertà regnante tra i
banchi del centrodestra - conclude - e nella stessa giunta
regionale lascerà anche questa domanda senza risposta".
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