"Carlo Maratti rappresenta una
figura centrale nella storia dell'arte", così Dino Latini,
Presidente del Consiglio Regionale delle Marche in occasione
della presentazione della monografia definitiva sull'artista che
seppe conciliare il rigore classico e la vivacità barocca,
rivoluzionando la pittura europea del Seicento. Un'opera
editoriale monumentale che celebra il genio del pittore
cameranese a 400 anni dalla nascita. "Un maestro che è motivo di
orgoglio per l'intera nostra regione e che merita di essere
celebrato con la giusta attenzione e profondità critica nel
corso del prossimo anno" ha sottolineato Latini. "L'anno
prossimo si celebreranno i 400 anni dalla nascita di Carlo
Maratti - ha sottolineato Barbara Mori, Assessore alla Cultura e
al Turismo del Comune di Camerano - e questa prima presentazione
della sua monografia a Camerano, insieme all'acquisizione del
dipinto attribuito a Maratti Flora con erma di Apollo,
realizzata lo scorso marzo da questa amministrazione,
rappresenta una delle iniziative propedeutiche ai grandi eventi
culturali che si svilupperanno nel corso del prossimo anno.
Celebrazioni che vedranno la collaborazione tra le città di
Camerano, Ancona e Ascoli Piceno, insieme alla Regione Marche,
con l'obiettivo comune di rendere il giusto omaggio a uno dei
massimi esponenti della pittura dell'età moderna".
"Questa monografia, pubblicata postuma dopo la scomparsa di
Stella Rudolph grazie al lavoro di Simonetta Prosperi Valenti
Rodinò, rappresenta - ha sottolineato Sindaco di Camerano,
Oriano Mercante - il primo vero compendio delle opere del nostro
illustre concittadino. Si tratta di un volume indispensabile per
chiunque voglia approfondire la vita e l'arte di Carlo Maratti,
figura centrale del panorama artistico del Seicento". Per
Stefano Papetti, curatore delle Collezioni Comunali di Ascoli
Piceno "grazie a quest'opera monumentale, oggi possiamo
affermare con sicurezza che Carlo Maratti è l'erede diretto di
Raffaello. La sua lunga vita (ben 88 anni ndr) gli ha consentito
di formare e influenzare almeno quattro generazioni di artisti,
consolidando quel fenomeno noto come "marattismo", che ha
permeato l'intera pittura del Settecento. Tra le molteplici
novità emerse dal volume spicca la particolare attenzione che
Maratti e la sua accademia riservavano allo studio del ritratto
e del panneggio, testimonianza di un approccio rigoroso e al
contempo lirico alla rappresentazione: opere di indiscutibile
magnificenza". Per Maratti il disegno rappresentava il nucleo
essenziale della creatività, lo strumento cardine per
orchestrare la gestione di complessi cantieri artistici", ha
spiegato Simonetta Prosperi Valenti Rodinò, già professoressa
ordinaria di Storia dell'Arte all'Università di Roma Tor Vergata
e coautrice del volume. Dai suoi disegni emergono, inoltre,
aspetti privati e inediti: un Maratti uomo, padre e marito, che
arricchisce ulteriormente il nostro sguardo sulla sua figura.
Accanto a questa dimensione personale, il volume illumina un
altro aspetto rilevante della sua produzione, a partire dalla
tecnica ritrattistica - celebrata anche dalla copertina - fino
alla sua opera come disegnatore di oggetti d'arte decorativa,
con particolare attenzione all'argenteria. Questo ambito, ancora
poco indagato, apre nuove prospettive di ricerca su uno dei più
affascinanti protagonisti della storia dell'arte italiana".
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