A 91 anni, Fernanda Santorsola,
prima donna in Italia a guidare una Squadra Mobile della Polizia
di Stato, scrive un libro autobiografico per donarlo ai suoi
colleghi e amici di Ancona che le sono stati sempre a fianco nel
corso della sua carriera e con i quali ha condiviso i tanti anni
di lavoro. "La rivincita della memoria.. quando Eva sfidò Adamo
ed entrò in Polizia", è il titolo del volume scritto dall'ex
superpoliziotta che stamattina nella propria abitazione, ha
ricevuto la sua 'squadra' composta da eccellenti investigatori
della Mobile e della ex Criminalpol di Ancona che l'hanno
omaggiata con un mazzo di fiori.
Fernanda, che dopo la pensione è stata anche giudice di pace
ad Ancona, nonostante mille difficoltà incontrate nel tempo e
nei diversi contesti operativi in cui prestò servizio, ebbe la
forza di tenere alto il senso del dovere e della correttezza
ottenendo il massimo rispetto ed il riconoscimento da parte
dell'Amministrazione della Polizia di Stato e della società
civile. Il libro non riproduce un mero elenco delle attività
svolte nella sua carriera ma è un concentrato di emozioni e
ricordi che la sua eccezionale memoria restituisce al lettore,
in modo preciso, puntuale e con dovizia di particolari,
corredato da immagini e articoli di giornali che evidenziano il
valore di una donna che ha dovuto fare a spallate per emergere
nella società.
Fernanda Santorsola, origini pugliesi, laureata in
Giurisprudenza, nonostante una certa ritrosia della sua
famiglia, che non vedeva di buon grado la sua scelta di vita,
all'inizio degli anni '60 vinse il concorso per accedere al
Corpo di Polizia Femminile; la sua prima destinazione fu la
Questura di Brindisi. Dopo qualche tempo, fu assegnata ad
Ancona, diventata la sua città adottiva, dove si occupò di
numerose indagini importanti. Venne inviata in missione nei più
delicati scenari operativi del Paese per occuparsi di
particolari delitti le cui eco giunsero alle cronache nazionali,
come il caso del "mostro di Marsala": fu una delle occasini in
cui rivelò il suo innato intuito investigativo, determinante per
la cattura dell'uomo che, nel 1971, uccise commise abusi e
uccise tra bambine.
Nominata Capo della Squadra Mobile di Ancona, primo incarico
conferito ad una donna in Italia, Santorsola e la sua squadra di
investigatori riuscirono a sgominare diverse organizzazioni
criminali dedite, nell'hinterland anconetano al traffico di
stupefacenti, a rapine, estorsioni, furti ed altri reati. A
visitare Fernanda stamattina anche la commissario capo della
Questura di Ancona, Daniela Iscaro e il presidente della Sezione
dorica dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato,
Giovanni Aguzzi, che hanno portato saluti e congratulazioni del
Questore Cesare Capocasa e del presidente Nazionale dell'ANPS
Michele Paternoster.
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