Il Ministero dell'Università e
della Ricerca "ha stanziato 1,5 milioni di euro nell'ambito
dell'Avviso Pro-ben 2024 per promuovere progetti relativi al
benessere psicologico degli studenti. Le risorse sono destinate
ad un partenariato di atenei il cui capofila è l'Università
degli Studi di Urbino 'Carlo Bo'".
I fondi nazionali l'Avviso Pro-ben 2024, ricorda il Mur,
"ammontano a 20.067.329,50 euro che si aggiungono ai 35 milioni
del Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) per promuovere
iniziative a favore dell'inclusione degli studenti, con
riferimento in particolare all'attivazione o al potenziamento di
servizi di supporto come gli sportelli antiviolenza".
I finanziamenti, sottolinea il ministero, "mirano a
consolidare la promozione di pratiche, modelli, servizi e
strumenti per un'adeguata risposta a condizioni di fragilità
emotiva, disagio psicologico e a favorire il contrasto alle
dipendenze. Le risorse, in particolare, puntano a consentire il
proseguimento delle attività virtuose già pianificate, così da
potenziare gli effetti ed impatti nel medio e lungo periodo".
Nello specifico i fondi sono così ripartiti: "all'Università
degli Studi di Urbino 'Carlo Bo' sono stati assegnati 322.500
euro in qualità di capofila del partenariato. All'Università
degli Studi di Perugia 277.500 euro, all'Università degli Studi
dell'Aquila 262.500 euro, all'Università di Macerata 247.500
euro, all'Università Politecnica delle Marche 187.500 euro,
all'Università degli Studi di Camerino 82.500 euro,
all'Università degli Studi di Teramo 45.000 euro, al
Conservatorio statale di Musica Alfredo Casella L'Aquila 30.000
euro e all'Università per stranieri di Siena 45.000 euro".
"Abbiamo il dovere di agire di fronte a un disagio diffuso
tra gli studenti, un fenomeno che non può e non deve essere
ignorato," afferma Anna Maria Bernini, ministro dell'Università
e della Ricerca. "Le fragilità dei giovani, accentuate dal
periodo pandemico, - conclude - richiedono attenzione e risposte
concrete. Non possiamo permettere che gli studenti siano
schiacciati dagli errori, che fanno parte di qualsiasi percorso
formativo. La storia della scienza ci insegna che anche gli
sbagli possono essere terreno fertile per intuizioni
straordinarie".
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