Nell'ambito dello sciopero generale
di otto ore dei metalmeccanici proclamato da Cgil, Uil e Cisl,
in centinaia in provincia di Pesaro Urbino ha aderito alla
sit-in attuato davanti alla Rivacold, a Vallefoglia, dalle ore
9.30 alle 12.00. La motivazione che ha portato all'astensione da
parte dei lavoratori è la richiesta di un contratto nazionale
che tenga conto delle proposte di aumento salariale e delle
riduzioni delle ore di lavoro, proposte dai tre sindacati.
"Dopo mesi non è arrivata nessuna risposta su ciò che abbiamo
chiesto - dice Marco Pazzaglia, Fiom Cgil - ci dicono di
contrattare sul secondo livello, ovvero sui premi produttivi ma
sappiamo che in questa provincia quel livello è praticamente
azzerato, tranne perché poche grandi aziende il contratto
nazionale è l'unico baluardo utile per redistribuire il reddito
che queste aziende producono".
"Non si tratta soltanto di un adeguamento economico, ma anche
della riduzione degli orari di lavoro - afferma Paolo Rossini,
Uilm - non si tratta solo dello stipendio ma di recuperare ore
di vita per stare con le famiglie".
"Abbiamo deciso di manifestare davanti alla Rivacold perché è
tra le aziende più grandi della nostra provincia e non applica
il contratto integrativo - sostiene Giuseppe Tamburini - Fim
Cisl - hanno sempre cercato di limitare le relazioni sindacali,
con lo sciopero di oggi vogliamo che si cominci a creare un
dialogo con la controparte".
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