"Presentare le dimissioni è stata una decisione difficile ma necessaria, ma ora che sento di nuovo la fiducia di tutti si può tornare a governare con efficacia e serenità nonostante comunque, in questi venti giorni, nessuno ha mai smesso di lavorare, né io né i miei assessori".
Così
Maurizio Gambini, sindaco di Urbino, confermato nel giugno 2024
alla guida di una coalizione di centrodestra, durante la
conferenza stampa dedicata al ritiro delle sue dimissioni, che
aveva protocollato il 28 febbraio.
"La maggioranza è di nuovo compatta e andiamo avanti con
questa giunta, e in più alcune delle deleghe che avevo deciso di
tenere io saranno affidate nei prossimi giorni - ha dichiarato
il primo cittadino - in questi giorni si è detto che sono un
sindaco isolato ma in realtà ho ricevuto il pieno sostegno dal
centrodestra su tutti i livelli, locale, regionale e nazionale -
aggiunge - in questi giorni da dimissionari ho avuto modo di
sentire l'affetto dei cittadini, anche di sinistra, nei miei
confronti e penso siano stati utili a tutti per riflettere su
errori che abbiamo commesso e che dovremo evitare per il
futuro".
"Le dimissioni dei tre consiglieri del gruppo di Rinascimenti
hanno testimoniato senso di rispetto verso le istituzioni da
parte loro, diverso invece per l'opposizione - ha sottolineato
Gambini -.
Se nella minoranza c'è chi è rimasto in silenzio
rispettando questo momento difficile per la città, dall'altro
c'è chi invece ha usato parole pesanti, non degne del ruolo che
ricopre, accusandomi anche di aver commesso dei reati - continua
- per questo ho incaricato il mio avvocato di preparare una
querela nei confronti di questi soggetti e nei prossimi giorni
deciderò se sporgerla o meno".
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