Un uomo di 61 anni, di origine macedone, è stato sottoposto a fermo perché ieri è stato trovato al porto di Ancona con biciclette e materiale edile rubato.
Stava per imbarcarsi in una nave diretta in Grecia. E' accusato di ricettazione. Il controllo è stato fatto di pomeriggio dalla polizia dopo che una donna di Bolzano aveva chiamato il 112 perché aveva localizzato la sua bicicletta Cube Motorbike proprio all'interno dello scalo dorico.
La due ruote era munita di un tracker gps inserito nel telaio che ha permesso di geolocalizzarla. Era stata rubata l'11 marzo scorso. La bici oggetto di furto era nel portabagagli della vettura del 61enne, insieme ad altre cinque, tutte risultate rubate, e a numerose scatole con attrezzatura edile di marca di cui il conducente non aveva scontrini o bolle di acquisto.
Stando alla versione del 61enne, residente in provincia di Bolzano, lui avrebbe comprato tutto in un mercatino dell'usato in Germania per 2mila euro. Oggi pomeriggio doveva essere condotto in tribunale per la convalida, davanti al gip Carlo Masini, ma la polizia lo ha dovuto accompagnarlo in ospedale per accertamenti medici in seguito ad un malore. La convalida si è svolta senza la presenza dell'arrestato. Il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari a Merano, dove è residente, con applicazione del braccialetto elettronico. Per l'udienza di convalida è stato difeso dall'avvocato Riccardo Somma.
Immediata la risposta del Questore di Ancona Cesare Capocasa che ieri ha firmato il Foglio di Via Obbligatorio nei confronti del 61enne, e residente nella provincia di Bolzano, sottoposto a fermo di indiziato di delitto per ricettazione dai poliziotti delle Squadre Volanti: l'arrestato non potrà più accedere al capoluogo dorico, senza la preventiva autorizzazione, per un periodo di 3 anni. L'uomo, alla luce del fatto accaduto, dei numerosi precedenti penali a suo carico per reati contro il patrimonio, la persona, la pubblica amministrazione, nonché delle continue frequentazioni di pregiudicati, é stato ritenuto persona socialmente pericolosa per la sicurezza pubblica.
La sua presenza nel Comune di Ancona non avendo trovato riscontro in interessi di alcun genere, né di tipo familiare, né lavorativo o abitativo, ha determinato l'adozione nei suoi confronti della misura di prevenzione del Foglio di via obbligatorio.
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