"Prendiamo atto della decisione di Matteo Ricci", spinto dal Pd Marche, di candidarsi a presidente della Regione, "ma al momento siamo a disposizione solo per collaborare a costruire un percorso che parta dal programma, certamente non l'inverso, per giunta con due velocità.
Al momento il tavolo di confronto con le altre forze progressiste procede troppo lentamente".
E' il deputato e coordinatore
regionale del M5s Giorgio Fede a mettere i paletti dopo che
l'europarlamentare dem ha rotto gli indugi per le elezioni
regionali.
" Lo ribadisco: - sottolinea Fede - progetto, programma
comune, poi perimetro di coalizione e solo alla fine, il nome
che possa garantire l'attuazione di questo progetto e in merito
a questo, giova ricordarlo, anche noi abbiamo diversi nomi da
porre sul tavolo, sia civici che interni al M5s".
"Il significato simbolico della primavera è l'arrivo di una
nuova stagione, - osserva il deputato M5s con riferimento al
nome dell'evento a Osimo in cui Ricci formalizzerà la propria
corsa a presidente, "Primavera dintorno brilla nell'aria" -
simboleggia la rinascita, la fertilità e il ritorno alla vita
dopo il freddo invernale. E in questo senso, alle Marche non
serve la ripresa di un passato prossimo ma il risveglio di una
comunità marchigiana che non si riconosce più in vecchi metodi,
nelle attività di un singolo".
"Il 50% dei marchigiani - ricorda Fede - ha deciso di non
partecipare alle scelte regionali alle ultime elezioni: ci
indica che non si riconoscono più nelle logiche di
prevaricazione e di mancato dialogo. Occorre un lavoro che
sappia richiamare la comunità. Questo potrà avvenire
esclusivamente attraverso un percorso franco e trasparente e non
da percorsi inversi. Noi lavoreremo con chi vuole anteporre un
progetto condiviso e non un nuovo leader, - conclude - che
comunque andrà individuato insieme. Solo questo segnerà un nuovo
inizio".
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