Il Salone editoria Marche, aperto oggi alla Mole di Ancona, "porta in risalto la cultura viva del nostro territorio e anche tanti soggetti, come le case editrici marchigiane e libri indipendenti, che sono non sconosciuti, ma non sono sufficientemente valorizzate".
Così il presidente
dell'Assemblea regionale delle Marche Dino Latini a margine
dell'inaugurazione della tre-giorni del Sem, alla seconda
edizione, che ricorda due marchigiani prestigiosi: l'educatrice
e pedagogista Maria Montessori, alla quale è stato intitolato il
quarto piano di Palazzo delle Marche, e l'editore e creativo
Massimo Canalini morto nel 2024.
La seconda edizione del Sem, osserva Latini, testimonia la
"continuità del lavoro dell'Assemblea legislativa che fa del
percorso proprio specifico con i Quaderni delle marche, in
termini di apertura e diffusione della cultura, un fatto
rilevante.
Vuol dire anche indirettamente apertura e diffusione
della cultura anche in termini di approccio politico, un
approccio di servizio.
Il presidente sottolinea il ricordo a dedicato ad una grande
figura come Maria Montessori, "che non è passata ma è moderna ed
è futuro. L'intitolazione del quarto piano di Palazzo delle
Marche e la scopertura della targa ieri dimostrano la
sensibilità che era dovuta nei confronti di Maria Montessori.
Dopo l'inaugurazione di oggi, ricorda Latini, una serie di
presentazioni dei libri: sono circa 34; 26 case editrici hanno
dato la loro attenzione. Oggi abbiamo l'intervento di Giordano
Bruno Guerri con la sua opera su Benito Mussolini. Domani
Ernesto Galli della Roggia. Poi, lunedì, la grande giornata
dedicata ai ragazzi, nell'auditorium: la giornata dedicata alle
scuole e anche ai 30 anni dei quaderni delle Marche con le tante
opere pubblicate".
La cultura, sottolinea i presidente, "favorisce il confronto,
la conoscenza permette di condividere insieme tra visioni
diverse un percorso comune per la realtà marchigiana".
"Attraverso la cultura si cresce in senso generale e si muovono
le basi per il nostro futuro, - ha proseguito Latini - in
particolare per le giovani generazioni. Cultura significa anche
istituzione, politica e partecipazione".
Tanti ospiti importanti tra cui Giordano Bruno Guerri ed
Ernesto Galli della Loggia. Testimoniano lo sforzo del Consiglio
regionale affinché "il lavoro che in questi decenni con i
Quaderni delle Marche è stato portato avanti, si concluda in
un'opera significativa, e dia spazio e voce alle nostre case
editrici, libere e indipendenti che ci segnalano quanto nel
nostro territorio vi è di ricchezza in termini proprio
letterari, di conoscenze, poetici e di servizi civili". "Più si
legge, più ci sia accultura - ha ribadito il presidente Latini -
più si mettono a confronto le proprie idee, più si partecipa, si
diventa solidale con gli altri. Dunque una crescita per la
nostra società".
A margine dell'evento, spazio anche a una riflessione
sull'attività del Consiglio regionale: "l'attività del Consiglio
regionale oltre a quella propria specifica di provvedimenti
registrativi è davvero notevole. Siamo davvero delle eccellenze
come Consiglio regionale a livello d'Italia, afferma Latini
ricordando anche l'iniziativa per ricordare una figura come
Maria Montessori, e quella prossima per la "scuola di formazione
politica e altre che sono in cantiere ma non ancora approvate".
"Occorre far sì che davvero - aggiunge - rompiamo davvero
l'assedio, il muro che il Palazzo delle Marche, l'apparenza di
essere cittadella chiusa dalla politica. Ci apriamo a tutti gli
altri in un confronto che - conclude Latini - anche quando è
critico, è importante e permette di abbattere l'astensionismo
dalla partecipazione alla vita politica, e di far crescere le
nuove generazioni, nuove persone che, con il loro servizio, ci
daranno una spinta notevole a far crescere meglio le Marche".
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