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Una legge regionale riconosce e valorizza oltre 200 Pro Loco

Una legge regionale riconosce e valorizza oltre 200 Pro Loco

Consiglio regionale unanime. Istituito un elenco marchigiano

ANCONA, 25 marzo 2025, 15:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Via libera unanime del Consiglio regionale alla legge sulle Pro Loco, che riconosce e valorizza le oltre 200 associazioni presenti sul territorio, "custodi delle tradizioni e sostegni alle comunità".

Istituito un elenco regionale e previsti contributi per i progetti di promozione, accoglienza e intrattenimento.

Stanziati 180mila euro per il biennio 2026-2027.
    Dunque approvata all'unanimità la legge sul "Riconoscimento e valorizzazione delle associazioni Pro loco delle Marche". La proposta di legge, primo firmatario Andrea Putzu (FdI), è stata sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza e opposizione. E' stata introdotta in Aula dai consiglieri relatori Marco Ausili (FdI) e Renato Claudio Minardi (Pd).
    La finalità del provvedimento è disciplinare le attività delle oltre 200 associazioni presenti sul territorio con circa 18mila volontari, fino ad oggi normate da un articolo nel Testo unico del Turismo del 2006. L'articolato le definisce "organismi associativi, privi di finalità di lucro, di promozione turistica e di valorizzazione dei servizi, delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, sociali e gastronomiche delle località in cui operano", riconoscendole "custodi delle tradizioni locali e sostegni al tessuto sociale e alla comunità".
    Il testo prevede, inoltre, l'istituzione di un elenco regionale con requisiti di iscrizione e di un tavolo regionale.
    La Regione promuoverà le collaborazioni tra Pro Loco ed enti locali e sosterrà con contributi i progetti di promozione, accoglienza e intrattenimento. Per la realizzazione degli interventi sono stanziati euro 90mila per ciascuna delle annualità 2026 e 2027.
    Il relatore di maggioranza Ausili (FdI), a margine della seduta, ha parlato di "un grande giorno perché andiamo a riconoscere e valorizzare le Pro Loco marchigiane che fanno un lavoro enorme. Uomini e donne, ragazze e ragazzi volontari, - aggiunge - la gratitudine nei loro confronti ci ha spinto, insieme all'Unpli Marche, a fare questa legge regionale che mancava, con la quale andiamo a riconoscere le attività delle Pro Loco, a valorizzarle con un tavolo specifico e con fondi reali, strutturali, anno per anno, riconosciuti per legge.
    Andremo a finanziare 90.000 euro annui all'Unpli come organismo associativo, ma lo faremo in maniera stabile, per legge, a differenza del passato".
    "Penso si tratti di una legge importante e che va nella giusta direzione - afferma Minardi del Pd che ha votato favorevolmente per la proposta di legge - poiché riconosce il valore sociale e culturale che da oltre sessant'anni le Pro Loco rivestono nella nostra regione. In molti comuni queste associazioni sono diventate dei veri e propri motori di coesione, aggregazione e solidarietà, ma anche di promozione turistica del territorio, grazie a circa 18 mila cittadine e cittadini, uno straordinario esercito di volontari che si impegnano con passione e generosità alla tutela delle tradizioni, del patrimonio storico-artistico, del folklore e delle tipicità enogastronomiche che costituiscono le basi dell'identità marchigiana". "A queste persone, che quotidianamente dedicano il loro tempo ad altri e ai luoghi dove vivono, - prosegue Minardi - va tutto il nostro ringraziamento.
    Le loro attività, oggi come ieri, sono particolarmente importanti, anzi direi fondamentali, soprattutto nelle aree interne delle Marche, dove contribuiscono a rendere vivi i nostri stupendi borghi e contribuiscono in maniera decisiva a migliorare la qualità della vita delle comunità locali, oltre che dei visitatori che ne vengono attratti. Trovo quindi giusto che finalmente questo ruolo, oltre a ricevere un riconoscimento ufficiale, - conclude - possa da oggi anche beneficiare di un sistema trasparente di contributi pubblici, che siamo sicuri saranno essenziali per potenziare il loro intervento sociale".
   
   

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