"Era uscita per comprarsi l'abito
da indossare il giorno della laurea, ma Giulia non è più
tornata. Soddisfazioni, magari un futuro pieno di successi
cancellati da quel 22enne che non li accettava. E' la 105esima
vittima di femminicidio in Italia. Numeri da guerra civile di
fronte ai quali anche la Regione Marche deve assumersi la
responsabilità di creare e alimentare una nuova cultura, basata
sul rispetto e sulla parità di genere". A dirlo in una nota è la
consigliera regionale del Pd Micaela Vitri. "Martedì - annuncia
- ricorderò in Consiglio che proprio con questo obiettivo il 4
luglio scorso è stata votata all'unanimità la mia proposta. Una
risoluzione nata come sostegno a un'importante petizione
dell'Unicef con cui si chiedeva di 'promuovere progetti sulla
parità di genere all'interno delle scuole finalizzati a educare
al rispetto per la parità tra i sessi e la prevenzione della
violenza di genere'". "E' ora - sollecita Vitri - che quanto
approvato in Aula si tramuti in fatti. Martedi 21 in Consiglio
parleremo di violenza di genere e chiederò al presidente
Acquaroli e all'assessora alle Pari Opportunità Chiara Biondi,
di sollecitare progetti sulla parità di genere come già
deliberato all'unanimità. Occorre investire in una nuova cultura
fin dalle scuole e farlo in fretta - insiste la consigliera Pd
-. I principi trasmessi dai genitori sono fondamentali, ma non
bastano, perché il confronto tra i giovani avviene soprattutto
fuori dalla famiglia. Per questo mi auguro che la Regione
Marche, insieme all'Ufficio Scolastico regionale, dia seguito
alla risoluzione incentivando progetti specifici nell'ambito
dell'educazione civica o in altri corsi, sia per l'educazione
all'affettività e alla parità di genere uomo-donna, che al
rispetto di ogni diversità. L' ennesimo femminicidio, con
un'età sempre più giovane di vittima e carnefice, è doloroso -
conclude -, ma fino a quando non si capirà che la rivoluzione
deve partire dalle nuove generazioni, non riusciremo mai a
sradicare la violenza di genere".
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