"Indignarsi non basta più!". La
Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone
private della libertà torna sulla questione dei suicidi in
carcere, promuovendo, dopo quella di aprile, una seconda
giornata di mobilitazione generale per il 18 maggio.
L'iniziativa, fa sapere la Regione, "trova ancora una volta la
piena adesione del Garante dei diritti delle Marche, da sempre
particolarmente sensibile a queste tematiche e che in più
occasioni ha ribadito le proposte d'intervento che sono alla
base della mobilitazione".
La Conferenza evidenzia che "sono trascorsi due mesi
dall'appello con cui il Presidente della Repubblica invitava la
classe politica ad adottare, con urgenza, misure immediate per
allentare il clima di tensione che si respira nelle carceri
italiane, causato principalmente dal sovraffollamento, dalla
carenza di personale e dall'inefficienza dell'assistenza
sanitaria. Ma fino ad oggi nulla si è mosso".
Con la nuova mobilitazione vengono "chieste soluzioni
giuridiche immediate sia alla politica, attraverso interventi
che riducano il sovraffollamento, sia all'Amministrazione
Penitenziaria con provvedimenti che migliorino le condizioni di
vita dentro le carceri". Alla società civile si chiede, invece,
"una sensibilità che superi la visione carcero centrica".
A fronte delle "numerose criticità vengono avanzate delle
proposte specifiche. Tra queste, l'approvazione urgente di
misure deflattive del sovraffollamento; la garanzia dell'accesso
a quelle alternative per i detenuti che stanno scontando una
pena o un residuo di pena inferiore ai tre anni; l'attuazione
della circolare sul riordino della media sicurezza. Da ultimo,
ma non per importanza, la Conferenza ritiene che sia
fondamentale il tema dell'affettività in carcere e sottolinea
come ad oggi né in via amministrativa, né in via legislativa si
sia inteso prendere posizione sulla relativa sentenza
autoapplicativa della Corte costituzionale.
In questa direzione si ritiene che vadano, fin da subito,
aumentati le telefonate, le videochiamate e i giorni di permesso
premio".
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