La Regione Marche ha finanziato per
una somma di circa 1 milione e 500mila euro i Comuni per la
difesa del territorio e la mitigazione del rischio idrogeologico
a seguito di eventi calamitosi (in attuazione del Decreto
Legislativo 1010 del 1948). Lo rende noto l'assessore alla
Protezione civile Stefano Aguzzi che spiega: "Si tratta di
piccoli interventi, denominati anche di 'pronto intervento'
eseguiti a cura della Regione tramite i geni civili o da comuni
e in futuro anche altri enti, per lavori di carattere urgente
e inderogabile determinate da eventi calamitosi, come scosse
telluriche, eruzioni vulcaniche, alluvioni, frane, nubifragi,
mareggiate, valanghe e altre calamità naturali". La Regione
contribuisce così, aggiunge Aguzzi "alla soluzione di problemi
urgenti con il finanziamento di opere in generale a carattere
provvisorio per il ripristino di servizi e l'eliminazione di
situazioni di pericolo, spesso in attesa che si possa
definitivamente eliminare il problema con successivi interventi
strutturali da progettare e finanziare. Le risorse messe in
campo dalla Regione Marche danno una efficace risposta al
territorio riuscendo a soddisfare sostanzialmente tutte le
richieste che pervengono". Con tale strumento "si mette in
condizione l'ente locale di risolvere rapidamente piccole ma
sostanziali criticità senza troppi formalismi anche per
l'esecuzione dei lavori, spesso realizzati in regime di somma
urgenza e comunque, dati gli importi, soggetto alle procedure
semplificate previste dal codice dei contratti pubblici"
aggiunge l'assessore Aguzzi.
In particolare i lavori possono riguardare puntellamenti,
demolizioni, sgombri ed altri lavori a tutela della pubblica
incolumità; ripristino provvisorio del transito, di
acquedotti e di altre opere igieniche, limitatamente alle
opere indispensabili a salvaguardia dell'igiene pubblica;
costruzione di ricoveri per le persone non abbienti rimaste
senza tetto. Nel corso del 2024 sono stati finanziati 31
interventi in Comuni distribuiti sostanzialmente su tutto il
territorio. L'assegnazione avviene su segnalazioni di criticità
da parte dei Comuni, che vengono vagliate dagli uffici e
valutate coerenti con le previsioni normative prima di essere
finanziate. Il monitoraggio negli anni conferma l'efficacia e
l'utilità di tale strumento di supporto al territorio.
I Comuni interessati sono: Sirolo, Arcevia, Maiolati Spontini,
Genga, Ostra Vetere, Cupramontana, Staffolo, Rosora, Cerreto
D'Esi, Monte San Vito, Muccia, Monte San Martino, Valfornace,
Morrovalle, Pieve Torina, Montefelcino, Colli al Metauro,
Urbania, Mercatello sul Metauro, Piandimeleto, Monte Grimano
Terme, Pietrarubbia, Macerata Feltria, Vallefoglia, Rapagnano,
Porto Sant'Elpidio, Rotella.
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