"Il Governo si è insediato da
quattro mesi e, in questo tempo, non si può dare una risposta a
tutto, ma devo dire che nell'interlocuzione e nella volontà di
approfondire quei dossier c'è un cambio di velocità rilevante
anche per la nostra regione". Così il presidente della Regione
Francesco Acquaroli rispondendo ai cronisti a margine di un
evento al Teatro delle Muse ad Ancona per festeggiare i 120 anni
di attività della Frittelli Maritime Group guidata da Alberto
Rossi.
In tema infrastrutture, il presidente ha ricordato le
tante riunioni e i dossier aperti per la Regione anche con il
ministero: da A14 e altre infrastrutture viarie, alle ferrovie
fino all'Anas. Acquaroli ha ribadito ancora una volta il
"ritardo infrastrutturale accumulato per tanti dalle Marche: se
escludiamo Quadrilatero e Terza corsia A14 (manca il tratto più
a sud; ndr) - ha osservato - la Regione non ha grossi interventi
da troppi decenni". "I dossier sono tanti ma alcune questioni si
sono sbloccate - ha però rilevato - come la Pedemontana, la
Fano-Grosseto con la Galleria della Guinza, gli stanziamenti per
il porto di Ancona che ci garantiscono di rimanere competitivi e
attrezzare l'autorità portuale come le altre; c'è in discussione
la vicenda 14, non solo manutenzione straordinaria e cantieri ma
anche la terza corsia, e altre questioni come il potenziamento
della ferrovia adriatica per la quale potrebbe essere preso in
considerazione un arretramento".
"Ci sono infrastrutture che stanno partendo: - ha ricordato
- 'l'ultimo miglio', la Orte-Falconara, importanti perché
potenziano il territorio anche rispetto ad infrastrutture come
il porto o le altre: tutte insieme si può provare a rilanciare a
rilanciare un potenziale fondamentale come la logistica nella
quale, oggi, ci si gioca la sfida della competitività per il
nostro sistema anche produttivo: dove c'è la logistica vicino si
riesce ad abbattere costi e ad essere più competitivi".
Acquaroli ha anche parlato del progetto "Eagle" di Fmg per
realizzare una struttura innovativa di stoccaggio merci e un
impianto fotovoltaico da 2 mw nell'area dismessa ex Bunge: "la
sfida di rendere competitivo il territorio è importante, il
porto è un'infrastruttura che per troppi anni ha vissuto una
staticità che ha portato il sistema del Medio Adriatico a
perdere centralità. Renderlo più competitivo e attrattivo è un
elemento importante: deve avvenire in una logica di
competitività dell'intero sistema, garantita dal dialogo con
altre infrastrutture come interporto e aeroporto ma anche
ferrovia e autostrade".
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