Chef stellati da tutta Italia,
personaggi del mondo dello spettacolo, media ed enogastronomia,
cinque Paesi esteri presenti, delegazioni da 11 regioni
italiane, 164 eventi e 160 realtà in catalogo. Sono i numeri
della nuova edizione di Tipicità Festival che si svolgerà l'11,
il 12 e il 13 marzo al Fermo Forum. L'evento a Fermo quest'anno
sarà presente nell'home page del portale "Italia.it" del
Ministero del Turismo tra le manifestazioni da non perdere in
Italia.
La 31/a edizione, promossa da Tipicità è organizzata dal Comune
di Fermo in partnership con il Banco Marchigiano e gli Atenei di
Ancona, Camerino e Macerata, in collaborazione con Regione,
Camera di Commercio delle Marche, Anci Marche, Comune di Ancona,
Comune di Porto Recanati, Comune di Porto San Giorgio, Comune di
Porto Sant'Elpidio a Mare, UM Esino Frasassi, UM Marca di
Camerino, UM Catria e Nerone, è patrocinata dal Ministero
dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Paese ospite ufficiale è la Tanzania, mentre le altre nazioni
presenti sono Olanda, Inghilterra, Sud Africa e Ungheria. Undici
le delegazioni italiane (Trentino Alto Adige, Lombardia, Friuli
Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Umbria,
Campania, Calabria, Sicilia e Liguria). Quattro i percorsi
espositivi: Tipicità Experience (il sentiero delle esperienze),
Biocreativi (cultura del buon cibo ed idee del gusto),
Autockthon (viaggiando lungo il Vigneto delle Marche) e
Mercatino (per scoprire, degustare e acquistare). Tra i volti
noti presenti: Marco Ardemagni, Gioacchino Bonsignore, Monica
Caradonna, Roberta Morise, Nicola Prudente alias Tinto, Giovanna
Ruo Berchera, Silvestro Serra.
Una vetrina importante, ha sottolineato il direttore di
Tipicità Angelo Serri "per il bello e il buono delle Marche"
dalle eccellenze enogastronomiche, al fashion, dall'artigianato
al turismo. Numerosi gli eventi, tra show cooking, degustazioni
guidate, approfondimenti, convegni, interviste e confronti che
animeranno la frizzante edizione. Tra le novità di Tipicità
Festival edizione 2023 la presenzia di "un nuovo padiglione che
privilegia le ultime tendenze - spiega Serri - , la Tanzania
come ospite d'onore e la presenza di tanti territori italiani,
dalle Alpi alla Sicilia che intrattengono rapporti con noi.
Riprendiamo a tutti gli effetti i percorsi che avevamo già
tracciato e che si erano interrotti in presenza a causa della
pandemia, durante la quale abbiamo sempre mantenuto un fil
rouge".
Parlando a margine della conferenza di presentazione
dell'evento, avvenuta in Regione, della presenza degli chef
stellati (presenti anche in altre edizioni), Serri cita due
donne: Silvia Baratti dalla Toscana e Rossanna Marziale dalla
Campania. "Abbiamo i nostri stellati, ma anche tanti emergenti
che dagli stellati prendono linfa". Ci saranno "tanti ragazzi
che non hanno 'stelle', ma che hanno un grandissimo valore" ha
osservato Serri, evidenziando che l'edizione 2023 sarà una
"importante, che vede un entusiasmo maggiore del solito, perché
finalmente ci siamo, speriamo, liberati dal peso della
pandemia".
Il presidente della Regione Francesco Acquaroli, a margine
della conferenza, ha sottolineato che Tipicità Festival per le
Marche è "una ulteriore e straordinaria opportunità per mostrare
a chi ancora non ha conosciuto le nostre eccellenze e
soprattutto l'autenticità del nostro territorio, che riesce a
mantenere intorno ai valori che ci contraddistinguono,
soprattutto a livello enogastronomico, ma non solo,
manifatturiero e tante altre realtà, una bellezza intatta". Per
il governatore "il marketing territoriale, il valore aggiunto
dell'impressione e dell'idea che riusciamo a trasmettere della
nostra regione, è fondamentale per creare valore attorno alla
nostra regione" e ai suoi prodotti e "soprattutto
all'immaginario collettivo. Su questo stiamo lavorando, ma vedo
che già i primi risultati sono tangibili: è un trend positivo e
dobbiamo cogliere questa occasione".
In tal senso "l'esperienza di Tipicità - ha aggiunto
Acquaroli - è assolutamente unica perché è riuscita, ed ha
puntato fin dall'inizio del suo percorso, tantissimi anni fa
ormai, a costruire il binomio tra i prodotti e l'immagine della
regione" un binomio "cresciuto negli anni e diventato centrale".
Tipicità "Ha cercato anche di sopperire ad una carenza sotto gli
occhi di tutti. Oggi con Tipicità - ha concluso - abbiamo una
vetrina intorno alla nostra regione, una vetrina che ci mostra e
ci fa comprendere la qualità e l'eccellenza, la forza dei
prodotti del nostro territorio e dell'imprenditorialità dei
nostri cittadini".
Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha parlato di "grande
conquista della normalità" che consente di "rivivere Tipicità al
pieno della propria vitalità. Per il territorio significa farsi
conoscere perché la manifestazione è partita da Fermo, ma in
questi anni si è declinata sempre di più sul territorio delle
Marche, e quando si parla di Tipicità si parla un po' anche di
Fermo che ne è la culla e anche fuori dai confini regionali e
nazionali. Questi sono risultati molto importanti".
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