Il "metodo di un confronto preventivo e costante fra Confindustria Marche (con la collaborazione di Ance Marche) e la giunta regionale sulle tematiche chiave per lo sviluppo del sistema manifatturiero ed edile regionale al fine di una più alta crescita". E' uno dei punti del protocollo di Intesa di metà legislatura tra Regione Marche e Confindustria. Nel documento, fa sapere la Regione, si condivide il metodo di lavoro e si individuano le emergenze da affrontare subito ossia la ricostruzione, il dissesto idrogeologico, le carenze infrastrutturali e la transizione energetica e le azioni da mettere in campo per un contesto più competitivo con imprese innovative, digitalizzate, sostenibili e internazionalizzate.
"La Regione - ha spiegato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli - è aperta alle collaborazioni con tutti i soggetti protagonisti dello sviluppo imprenditoriale e sociale, centrali nelle strategie per la crescita delle Marche. Ci sono molti settori su cui lavorare insieme come la programmazione europea, le infrastrutture e la nuova legge urbanistica.
Dall'inizio della legislatura abbiamo attraversato momenti difficili come la pandemia, il caro-energia, la guerra russo-ucraina che sta condizionando la nostra economia. A questi si aggiungono il sisma e l'alluvione. - ha proseguito Acquaroli - Il tessuto produttivo ha dimostrato una grande capacità di tenuta, ma dobbiamo creare prospettive per il futuro ed è quindi essenziale intensificare gli sforzi congiunti della Regione e delle imprese per affrontare le tematiche chiave che più incidono nel rilancio e nella capacità di essere competitivi. Il Protocollo sottoscritto va in questa direzione".
All'incontro hanno partecipato la giunta regionale ed il consiglio di presidenza di Confindustria Marche.
Il presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali ha illustrato il documento strategico di obiettivi e proposte di Confindustria Marche e Ance Marche di metà legislatura dal titolo "Le sfide di una regione in transizione: politica industriale e attrattività".
"Da un contesto economico aggiornato e con il sorgere di nuove criticità globali e locali, abbiamo rifocalizzato le emergenze da affrontare subito - ha sottolineato Cardinali -.
Abbiamo inoltre tenuto conto dei risultati fin qui raggiunti e proposto delle tappe e delle mete che auspichiamo vengano conseguite entro la corrente Legislatura. Fondamentale è il rilancio della politica industriale regionale per intensificare la crescita economica e sociale e recuperare i gap che ci inquadrano ancora come una regione in transizione. Dobbiamo riuscire, entro questo periodo di programmazione, a ritornare una delle regioni più competitive del Paese. Bisogna per questo affiancare gli sforzi di tenuta e ripresa degli imprenditori, con politiche regionali organiche, chiare e mirate, che assicurino certezza del diritto agli operatori, stimolando un più alto livello di investimenti con adeguate risorse, un contesto più favorevole al fare impresa, in particolare per il settore in cui siamo ancora primi in Italia per densità occupazionale: la manifattura".
Nel protocollo le parti stabiliscono anche: "il rafforzamento della strategia dell'Ente Regione per affrontare le emergenze, per potenziare la politica industriale regionale, sia per creare un contesto più competitivo ed attrattivo, sia per lo sviluppo delle imprese, anche attraverso un testo unico organico per l'industria, con il Comitato di concertazione della politica industriale"; "l'impegno per la verifica congiunta degli obiettivi e delle richieste al fine di una loro concreta attuazione entro la fine della legislatura". Presidenti, in conclusione dell'incontro, hanno concordato di programmare sin da subito incontri periodici per dare concreta attuazione al Protocollo di intesa.
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